M5S Trieste: “Porto Vecchio a rischio speculazione, cittadini esclusi dal dibattito” (VIDEO-SERVIZIO)
Ieri, giovedì 7 novembre, presso il bar Knulp in Cavana, si è svolta un’assemblea aperta del Movimento 5 Stelle della provincia di Trieste. Durante l’incontro, sono emerse le criticità legate al progetto di riqualificazione di Porto Vecchio e alla mancanza di coinvolgimento della cittadinanza.
“Non è semplice seguire un processo così complesso e cruciale per Trieste”, ha dichiarato Alessandra Richetti, capogruppo del M5S in Consiglio Comunale. “Le trasformazioni riguardanti Porto Vecchio avranno ripercussioni non solo per quell’area, ma per l'intera città. La nostra critica all’amministrazione comunale è che i triestini non sono stati sufficientemente coinvolti in questo progetto”, ha aggiunto, evidenziando l’importanza di garantire trasparenza e partecipazione attiva.
Francesca Chersi, referente per la formazione, ha sottolineato l'urgenza di una comunicazione efficace: “Per noi è fondamentale informare i cittadini e dare loro l’opportunità di approfondire i temi discussi in Consiglio Comunale. È essenziale che i cittadini si facciano sentire, pongano domande e verifichino le decisioni prese. Noi fungiamo da intermediari, ed è su questo che si basa il nostro impegno”.
Durante l’assemblea, è emerso il timore che Porto Vecchio e il centro di Trieste possano subire una trasformazione drastica, con un aumento di seconde case e investimenti speculativi, a scapito della vita sociale e culturale della città. Il M5S ha evidenziato come l’attuale proposta si concentri sull’espansione dell’edilizia residenziale di lusso, senza affrontare la crisi abitativa né promuovere lo sviluppo economico attraverso nuove imprese.
Inoltre, è stata denunciata la scarsa partecipazione dei cittadini nel processo decisionale. “Non è stata richiesta l’opinione dei cittadini e non c’è stata alcuna apertura al dibattito pubblico. Per un progetto così ambizioso come la riqualificazione di Porto Vecchio, un confronto con la comunità sarebbe stato fondamentale”, ha affermato Richetti.
Il Movimento 5 Stelle ha anche criticato la gestione dei lavori in Consiglio Comunale, sottolineando che su 190 emendamenti presentati dalle opposizioni, 129 sono stati dichiarati inammissibili, impedendo una discussione efficace. “Così facendo si sminuisce il ruolo non solo delle opposizioni, ma soprattutto dei consiglieri comunali, che non hanno nemmeno gli strumenti per difendere gli interessi dei cittadini di Trieste”, ha concluso Richetti.
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