Il PD di Muggia alza la voce: «Serve chiarezza sulla viabilità del futuro Terminal Adriaport»
Il Partito Democratico di Muggia lancia l’allarme sulla viabilità legata al futuro Terminal Adriaport nell’area dell’ex raffineria Aquila. Nel corso di una conferenza stampa convocata oggi ad Aquilinia, il capogruppo dem in Consiglio comunale, Francesco Bussani, ha espresso forti preoccupazioni sulle ricadute che l’infrastruttura portuale potrebbe avere sulla qualità della vita dei residenti.
«Siamo favorevoli allo sviluppo del porto, ma non a scapito dei cittadini», ha dichiarato Bussani. «Ad oggi non esiste alcuna certezza sulla realizzazione di un collegamento stradale dedicato e separato dalla viabilità urbana. Non possiamo accettare che centinaia di mezzi pesanti transitino ogni giorno su via Flavia: serve una bretella dedicata, non un'autostrada di camion in mezzo ai quartieri».
Il Partito Democratico richiama inoltre gli accordi già sottoscritti con l’Autorità Portuale nel 2009 e nel 2014, che vincolano l’accesso al terminal attraverso l'ingresso nord, destinando invece l'uscita sud a eventuali situazioni di emergenza. «Abbiamo chiesto conferma che questi impegni non vengano modificati né aggirati per ragioni di urgenza o di convenienza progettuale», ha aggiunto Bussani, sottolineando come la tutela dei residenti debba restare al centro delle scelte urbanistiche.
A rincarare la dose, anche la segretaria del Circolo PD di Muggia, Fiorella Benčič, che ha puntato il dito contro il silenzio delle istituzioni: «Non abbiamo ricevuto alcuna risposta ufficiale in merito al nodo viabilistico. Per questo motivo abbiamo inoltrato una richiesta formale di chiarimenti al Comune di Muggia, a Coselag e all’Autorità Portuale. Su questioni di tale rilevanza è necessaria la massima trasparenza».
Il Partito Democratico di Muggia, nel ribadire il pieno sostegno ad uno sviluppo portuale sostenibile, chiede quindi un confronto pubblico e aperto su tutta la partita infrastrutturale. «Sviluppo e diritti devono camminare insieme. Non devono mai essere messi in contrapposizione», concludono i rappresentanti dem.