Denuncia shock del Sap: 'Fernetti, violata la sicurezza della polizia di frontiera' (VIDEO)
Pubblichiamo dal Sap
FERNETTI: VIOLATA LA SICUREZZA DELLA POLIZIA DI FRONTIERA
Da tempo il SAP denuncia l’inadeguatezza di alcuni uffici di Polizia, tra questi quello della Sottosezione di Polizia di Frontiera di Fernetti, ambienti non idonei a contenere un così elevato numero di “rintracciati” provenienti dalla “Rotta Balcanica” e così “pericolosamente vicini ad una struttura oggi adibita all’accoglienza.
E’ stato diffuso sulla piattaforma social “tik tok”, un video che schernische i colleghi in servizio nella sottosezione di Polizia di Frontiera di Fernetti (TS).
In quella registrazione, su fondo musicale etnico medio orientale, si vedono 3 poliziotti nella zona interna della caserma che vengono zoommati.
Non è tanto la tipologia del video che ci preoccupa quanto la posizione dalla quale viene registrato che è riconducibile alla limitrofa “casa Malala” nonché il nome dell’autore @kingafridi555 verosimilmente straniero.
Com’è noto, casa Malala, è un ex caserma della Guardia di Finanza, è attualmente utilizzata per l’accoglienza dei migranti ed è ubicata proprio a fianco della Caserma di Polizia di Frontiera.
Non si deve sottovalutare che la struttura in questione è una caserma di Polizia, adibita anche alla trattazione degli irregolari rintracciati nel territorio nazionale quindi un sito altamente sensibile che andrebbe protetto.
E’ evidente che le due strutture, per ubicazione e la tipologia di utilizzo non sono compatibili e quanto accaduto sta a dimostrarlo.
Non si deve dimenticare che, seppur in una percentuale molto bassa ma pur possibile, lo straniero in attesa di regolarizzazione, di cui tutto si sconosce, potrebbe rappresentare un potenziale pericolo.
In passato il SAP aveva proposto che si utilizzasse l’ ex caserma della Guardia di Finanza oggi “Casa Malala” come nuova sede della Polizia di Frontiera di Fernetti.
Una soluzione che garantirebbe una maggiore sicurezza per gli operatori di Polizia esentati da “occhi indiscreti” e una infrastruttura adeguata a gestire ciò che purtroppo è ormai un fenomeno consolidato, quello di Trieste ed il suo Carso come uno dei maggiori punti d’ingresso d’Italia in termini di immigrazione clandestina.
Gli operatori della Polizia di Frontiera sono spesso chiamati a dover effettuare, a causa della grave carenza di organico, il triplo turno di servizio per poter adempiere a quanto previsto dalla legge, operando in ambienti veramente non adatti: è ora che svolgano il loro servizio perlomeno in sicurezza