Cisint replica a Konate: “Non rappresenta comunità islamica, porta avanti posizioni contrarie a nostre leggi”
Duro affondo dell’europarlamentare Anna Maria Cisint (Lega/Patriots) nei confronti dell’ex candidato sindaco di Monfalcone Konate, al centro delle polemiche dopo recenti dichiarazioni rilasciate in merito alla comunità islamica locale.
Secondo Cisint, Konate non può continuare a presentarsi come portavoce dell’intera comunità musulmana, ogni volta che prende posizione contro le istituzioni o ne critica l’operato. A suo dire, non è lui a rappresentare la maggioranza, ma solo una corrente minoritaria e integralista che si rifà alla sharia, ponendosi al di fuori del quadro legale italiano e tentando – queste le parole dell’eurodeputata – di sostituire l’ordinamento giuridico nazionale con quello coranico.
Una posizione netta, quella espressa da Cisint, che sottolinea come le urne abbiano già dato un verdetto chiaro escludendo Konate dal Consiglio comunale. In contrasto con lui, ricorda, esistono numerose realtà dell’immigrazione, anche di fede musulmana, che scelgono di collaborare con le istituzioni e rispettare le leggi, come dimostrato dal comportamento responsabile del centro Baitus Salat o di altre associazioni bengalesi con cui il Comune ha lavorato proficuamente.
Per Cisint, è fondamentale fare chiarezza tra chi vuole dialogare rispettando le regole e chi, invece, alimenta l’isolamento e la contrapposizione con la città che li accoglie. E chiama in causa anche la sinistra, sollecitandola a prendere una posizione netta: non ci possono essere ambiguità su principi fondamentali come il rispetto della legalità e delle sentenze della magistratura.
Infine, l’eurodeputata invita a non tollerare derive ideologiche che – a suo dire – rischiano di assumere tratti radicali e sovversivi. La libertà e la democrazia, ribadisce, valgono per tutti, ma devono basarsi su regole condivise e non su imposizioni ideologiche che minano il tessuto civile della comunità.