Ritorno Trieste all'Italia, Marchesich: "Che c’è da festeggiare? Solo 3 euro in più per i pensionati!"

Ritorno Trieste all'Italia, Marchesich: "Che c’è da festeggiare? Solo 3 euro in più per i pensionati!"

Mentre a Trieste si svolgono i festeggiamenti per commemorare il 70° anniversario dell’unione della città all’Italia, non tutti partecipano con lo stesso spirito. Giorgio Marchesich, coordinatore della Federazione del Territorio Libero di Trieste, ha espresso la propria disapprovazione, chiedendosi provocatoriamente "Ma che cosa c'è da festeggiare?"

In un post carico di critiche, Marchesich ha posto l’accento su quelle che considera le difficoltà e le problematiche che la città avrebbe affrontato negli ultimi decenni. Ha ricordato l’emigrazione di quasi trentamila triestini in Australia negli anni ‘60 in cerca di lavoro e opportunità migliori, e ha lamentato la presenza di migranti irregolari in città, sostenendo che ciò contribuisca a una sensazione di insicurezza. Ha inoltre menzionato i timori legati ai venti di guerra in Europa e ha criticato l’aumento simbolico delle pensioni, definito ironicamente come "tre euro in più".

Un appello ai cittadini di Trieste

Marchesich ha concluso il suo intervento con un appello ai triestini, invitandoli a "svegliarsi" e a riflettere sul significato di questi festeggiamenti, chiedendosi se rappresentino realmente i sentimenti e le necessità della popolazione. Le sue parole riflettono il pensiero di una parte della cittadinanza che continua a sostenere l'idea di un’autonomia per il Territorio Libero di Trieste.

Mentre i festeggiamenti proseguono in città, il commento di Marchesich ha suscitato reazioni contrastanti, dividendo l'opinione pubblica tra chi vede nell’unione all’Italia un capitolo positivo e chi, come lui, ritiene che il ricordo di un passato autonomo sia ancora rilevante.