Sindaco è intervenuto alla presentazione della 50ª settimana sociale dei cattolici in Italia

Sindaco è intervenuto alla presentazione della 50ª settimana sociale dei cattolici in Italia

Si è svolta questo pomeriggio (martedì 2 luglio) nel Salone di Rappresentanza del Palazzo della Regione la conferenza stampa di presentazione della 50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia, in programma dal 3 al 7 luglio sul tema “Al cuore della democrazia. Partecipare tra storia e futuro”.

L’appuntamento, che riunirà nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia 900 delegati di Diocesi, associazioni, movimenti e Buone Pratiche provenienti da tutta Italia, vedrà la partecipazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di apertura di domani (mercoledì 3 luglio) e di Papa Francesco, che il 7 luglio concluderà i lavori e presiederà la Concelebrazione Eucaristica.

Alla conferenza stampa sono intervenuti Mons. Luigi Renna, Arcivescovo di Catania e Presidente del Comitato Scientifico e Organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici in Italia, Mons. Enrico Trevisi, Vescovo di Trieste, Elena Granata, Vicepresidente del Comitato Scientifico e Organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici in Italia;, Mario Anzil, Vicepresidente e Assessore alla Cultura e allo Sport della Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia, e il sindaco del Comune di Trieste, Roberto Dipiazza.

“Ho avuto la fortuna di lavorare con monsignor Ravignani, con monsignor Crepaldi e ora con monsignor Trevisi, non credo che tanti sindaci in Italia abbiano collaborato con tanti vescovi e anche con tre Papi, Wojtyla, Ratzinger e ora con Bergoglio. In questi giorni, mentre veniva costruito il palco in piazza Unità, ricordavo i momenti difficili di Trieste. Nel 2001 si parlava sempre e solo dei drammi del Novecento che avevano colpito questa città di confine. Poi nel 2010 c'è stato lo storico evento del concerto in piazza Unità davanti ai tre presidenti, con Italia, Slovenia e Croazia. Napolitano, Türk e Josipovic, seduti fianco a fianco in prima fila, e da quel momento abbiamo iniziato a rimuovere quel Novecento drammatico”, ha detto Roberto Dipiazza.

“Domani, quando vedrò il Presidente Sergio Mattarella, gli ricorderò del momento storico del 2020, con il presidente sloveno Pahor, davanti alla foiba di Basovizza. In quel momento ho capito che finalmente avevamo messo una pietra sui fatti drammatici del Novecento”, ha continuato il Sindaco.

“Per cui con molto piacere ospito questo evento, in una città che da sempre vanta il fatto di avere chiese di religioni e culti differenti, una accanto all'altra. È qui che le religioni invece di scatenare conflitti, riescono a convivere. Trieste è una città di cui ti innamori, sarà un trionfo per la città e per tutti un ricordo indelebile”, ha concluso il sindaco Roberto Dipiazza.

“Al cuore della democrazia. Partecipare tra storia e futuro” questo il tema scelto, va davvero “al cuore” delle questioni, politiche, sociali ed ecclesiali che stiamo tutti vivendo in questi anni di “transizione” e che riguardano il lavoro, il precariato, la guerra e la pace, la crisi economica e le difficoltà delle democrazie. E forse non è un caso che sia proprio Trieste, città di frontiera, di confini e sconfini, a ospitare un evento che si presta a diventare uno degli appuntamenti più importanti a livello mediatico, non solo ecclesiali, degli anni duemila. A Trieste i cattolici italiani diranno la loro.