Maxi lavori alla Risiera di San Sabba per renderla all'avanguardia, funzionale, accessibile

Maxi lavori alla Risiera di San Sabba per renderla all'avanguardia, funzionale, accessibile

Questa mattina (mercoledì 27 marzo) al Monumento Nazionale della Risiera di San Sabba è stato illustrato in conferenza stampa il cantiere per l'abbattimento di barriere architettoniche, il restauro e la sistemazione di spazi funzionali alle attività museali. Erano presenti l'assessore alle Politiche del Patrimonio Immobiliare Elisa Lodi; gli architetti del Comune di Trieste Barbara Gentilini (Responsabile unico del procedimento) e Linda Roncaglia; il direttore tecnico del cantiere geometra Paolo Dri.

 

 

 

L'assessore Elisa Lodi ha introdotto il progetto: “Oggi presentiamo un cantiere da 540.000 euro, molto importante, innanzitutto perché renderà privo di barriere architettoniche il Monumento Nazionale della Risiera di San Sabba. Avviato all'inizio di questo marzo, il cantiere si protrarrà fino a giugno, nella sua prima fase. Un secondo spezzone di lavori si svolgerà quindi da giugno a ottobre. Tra i numerosi interventi, il restauro del cancello del portone di ingresso e l'installazione di un ascensore esterno: in quanto tale non impatterà sull'edificio, che è vincolato, e al contempo permetterà a tutti di raggiungere il piano superiore. Su via Rio Primario inoltre sarà realizzato un nuovo percorso di accessibilità esterna con rampe e ripiani per chi ha difficoltà motorie. Ulteriori novità riguarderanno poi l'office-book shop, l'ampliamento della sala conferenze e altri locali. Il tutto è stato programmato prestando attenzione a non arrecare disagio alla fruibilità della struttura nei periodi in cui l'affluenza dei visitatori è particolarmente intensa”. Successivamente si sono approfonditi i dettagli dell'opera.

 

 

 

IL CUORE DEL PROGETTO

 

L’opera è finanziata con fondi ministeriali specificatamente destinati al Monumento Nazionale della Risiera di San Sabba (spesa complessiva di quadro economico 540.000 euro), per migliorare le strutture dedicate all’accoglienza dei visitatori e renderle pienamente fruibili anche ai soggetti portatori di handicap. Al contempo sarà ampliata l’offerta di spazi per la consultazione e lo studio di testi e documenti storici, rendendo possibile anche lo svolgimento di convegni tematici. L'intervento prioritario e centrale è la realizzazione dell'ascensore, fondamentale per l’abbattimento delle barriere architettoniche, nonché capace di garantire a tutti la fruibilità della sala conferenze e della sala di lettura, indipendentemente dall’orario di apertura dell’intero complesso museale. L'intero progetto, tra la fase definitiva ed esecutiva, è stato adeguato alle prescrizioni e indicazioni ricevute dalla Soprintendenza BB.CC. del Friuli Venezia Giulia, dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco e dall’Organismo Tecnico Regionale per quanto concerne gli interventi a carattere strutturale.

 

 

 

IL CRONOPROGRAMMA

 

Dicembre 2022: stipula contratto per la progettazione definitiva, esecutiva, direzione lavori e coordinamento della sicurezza con l’Rtp architetto Corrado Pagliaro;

 

Giugno 2023: approvazione del progetto definitivo

 

Novembre 2023: approvazione progetto esecutivo e indizione gara appalto

 

Febbraio 2024: stipula contratto con l’impresa esecutrice “Di Betta Giannino & Figli Srl”

 

Lunedì 4 Marzo 2024: consegna lavori

 

Durata prevista del cantiere: 240 giorni (fine lavori 30 Ottobre 2024)

 

Fasi di cantiere:

 

Marzo - giugno 2024: lavori esterni su via Rio Primario e primi interventi interni nella parte degli uffici, senza modificare la fruibilità del Monumento

 

Giugno - ottobre 2024: lavori che comportano lo spostamento della biglietteria e dell’ingresso dei visitatori, con il posizionamento nella Sala delle Commemorazioni di un box di cantiere per la postazione temporanea dei dipendenti.

 

 

 

IL RESTAURO DEL CANCELLO

 

Il grande e imponente portone d’ingresso, che versa in uno stato di profondo degrado, è costruito con un telaio scatolare rivestito su entrambi i lati da lastre piane di metallo verniciato. Sarà sostiuito con un manufatto analogo, che riprenderà quello storico esistente nei materiali, nel disegno, nei dettagli e nella finitura.

 

 

 

IL NUOVO ASCENSORE

 

In corrispondenza dello spazio verde su via Rio Primario, sarà realizzato un ascensore-montacarichi, con volume posto interamente all’esterno del corpo di fabbrica principale, staccato dalla coppia di grandi muri in cemento armato che caratterizzano l’ingresso al complesso museale. Gli sbarchi, con le soglie e i portali di raccordo alle murature perimetrali esistenti, avverranno: al piano terra, in corrispondenza dell’office-bookshop; al primo piano, nell’atrio posto fra l’ufficio e la sala di lettura; al secondo piano, nei locali a disposizione per la conservazione dei cimeli. La struttura del vano corsa sarà realizzata con fossa in cemento armato e soprastante incastellatura metallica rivestita da pannelli in lamiera verniciata nero opaco non riflettente.

 

 

 

VIA RIO PRIMARIO E L'ACCESSIBILITÀ ESTERNA

 

Nello spazio verde lungo via Rio Primario saranno modificate le sistemazioni esterne, connesse alla realizzazione dell’impianto ascensore e del nuovo ingresso pedonale, indipendente da quello dei visitatori del Museo. Saranno infatti create rampe e ripiani di raccordo alle quote del marciapiede esistente, per garantire l’accessibilità ai portatori di handicap, la sistemazione della recinzione e del cancello nonché la realizzazione di corrimano e parapetti per i diversi dislivelli. Dal punto di vista compositivo verranno ripresi materiali e cromie degli elementi architettonici esistenti.

 

 

 

LO SPAZIO “OFFICE-BOOKSHOP”

 

Il nuovo spazio office-bookshop sarà accessibile sia dal portico principale sia da via Rio Primario, in modo da gestire l’ingresso ai piani superiori anche in orari diversi da quelli di apertura al pubblico del complesso museale. Verranno modificati i due fori-finestra esistenti, creando lo sbarco dell’ascensore-montacarichi nonché una porta di accesso dal ripiano della rampa esterna.

 

 

 

SALA CONFERENZE E SALA LETTURA

 

La capienza della sala conferenze sarà ampliata fino a 150 posti, in modo da ospitare riunioni tematiche di sempre maggiore rilevanza e rafforzare le attività del centro studi. Saranno riutilizzate le poltroncine in legno originali realizzate su disegno di Romano Boico. Date le limitazioni connesse alla monumentalità dell’edificio, non è stato possibile garantire tutte le condizioni di sicurezza antincendio per la nuova capienza: è stato necessario richiedere la modifica della porta di comunicazione con lo spazio di lettura e consultazione nonché una specifica deroga, che il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco ha ricompreso nel proprio parere favorevole di valutazione del progetto. Lo spazio di lettura e consultazione di testi e documenti, nucleo fondamentale del centro studi con cui si intende connotare il Museo, funge da snodo con la sala convegni a cui è collegato dalla rampa di accesso e verrà ri-funzionalizzato in tal senso.

 

 

 

LA CONSERVAZIONE DEI CIMELI

 

Al piano superiore rispetto agli uffici, esiste uno spazio che attualmente è vuoto ed esposto alle intemperie, tanto da essere stato impermeabilizzato per limitare le infiltrazioni d’acqua ai piani inferiori. Sarà recuperato creandovi dei locali a disposizione per la conservazione dei cimeli, collegato agli altri piani con il nuovo ascensore-montacarichi, accessibile al solo personale museale, tramite serrature con chiavi poste sulla porta delle scale e nella pulsantiera dell’ascensore. Sarà creato anche un ripostiglio che accede dal disimpegno sulle scale, le quali saranno a loro volta ri-funzionalizzate.

 

 

 

LA PORTA SUL VARCO DI USCITA

 

Per motivi di ordine gestionale e di sicurezza, è necessario completare il varco di uscita (in zona targhe) con una porta (avente il minor impatto visivo possibile, come prescritto dalla Soprintendenza), da tenersi abitualmente chiusa e da aprire solo in occasione di rilevante presenza di pubblico. Al fine di preservare la capacità di esodo precedentemente quantificata in tre moduli da 60 centimetri, con capacità di deflusso pari a 250 persone per modulo (per analogia alla Nota prot. n. P943/4109 sott. 53 del 13/9/1999), si allargherà il varco con un taglio della struttura di cemento armato di ulteriori 24 centimetri, considerando lo spazio occupato dalla porta nella posizione di massima apertura.

 

Dotato di chiavistello, il grande cancello in struttura metallica sarà del tipo autoportante su cardine a cuscinetti con regolazione, rivestito su entrambe le facce con lastre in lamiera e sovrapposti pannelli tipo acquapanel con strato di cemento di finitura superficiale. Sarà inoltre demolito il muro ortogonale al foro, allargando per un primo tratto la rampa di raccordo del dislivello, con la relativa pavimentazione in pietra. Nell’occasione verrà riposizionata la tubazione dell’impianto idranti per un primo tratto interrata, fino al portico posteriore: da là, in posizione meno visivamente impattante, salirà fino al livello della copertura della sala conferenze.

 

 

CREDITS

 

Responsabile Unico del Procedimento: dott. Arch. Barbara Gentilini del Servizio Edilizia Pubblica del Comune di Trieste

 

 

 

Progetto Definitivo Esecutivo e Direzione Lavori: RTP mandante arch. Corrado Pagliaro (progettazione e direzione lavori); ing. Fabio Marassi (progettazione e direzione operativa strutture); ing. Marco Karel Huisman (progettazione e direzione operativa impianti); arch. Roberto Flaminio (sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione).

 

 

 

Esecuzione lavori: Di Betta Giannino & Figli Srl