Sabato manifestazione in occasione del 2o anniversario dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina
I Libdem Europei parteciperanno, assieme ad Azione, Italia Viva, +Europa e Radicali Italiani, alla manifestazione organizzata dall'associazione Ucraina-Friuli, che si svolgerà a Trieste, sabato 24 febbraio, alle ore 15 in piazza della Borsa, in occasione del secondo anniversario dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.
I partiti e i movimenti, espressione delle culture politiche liberali, si ritroveranno per esprimere nuovamente solidarietà e vicinanza alla comunità ucraina del Friuli Venezia Giulia.
I Libdem Europei, in questa occasione, chiedono alle istituzioni italiane ed europee di impegnarsi a sostenere la resistenza ucraina, perché non ci può essere una pace giusta senza libertà per l’Ucraina e giustizia per la sua popolazione civile vittima di crimini di guerra.
“La resistenza ucraina - commenta in una nota il coordinamento regionale dei Libdem Europei - è anche la difesa dell’Occidente libero e dei confini dell'Unione Europea da un dittatore che vuole radere al suolo un Paese sovrano, terrorizza e uccide i civili e deporta i bambini.
Dopo gli ultimi accadimenti, che hanno testimoniato ancora una volta come il regime russo sia spietato nei confronti di dissidenti e oppositori, riteniamo che sia finito il tempo delle ambiguità e degli ammiccamenti nei confronti del regime russo: chiediamo, pertanto, ai partiti italiani e a tutti gli esponenti politici di esprimere una chiara posizione di condanna nei confronti di Putin.
Le nostre prospettive di pace, libertà e prosperità dipendono anche da come sapremo arginare le influenze esercitate dal dittatore russo nelle istituzioni europee e italiane e i suoi tentativi di destabilizzare le grandi democrazie occidentali e l'architettura europea.
Invitiamo, in conclusione, tutti coloro che si riconoscono nei valori occidentali, nella libertà, nella difesa dei diritti umani, nello stato di diritto, nel diritto all'autodeterminazione a partecipare alla manifestazione e a solidarizzare con la sofferenza di una comunità e il sacrificio di un popolo”.