Max Tramontini: “Il Carso è un tesoro da bere, vivere e raccontare” (VIDEO)
Una serata all’insegna del gusto e della valorizzazione del territorio quella andata in onda su Trieste Cafe con la diretta condotta da Luca Marsi, che ha avuto come protagonista Max Tramontini, divulgatore enogastronomico e profondo conoscitore del Carso triestino e delle sue eccellenze.
Osmize, territorio e autenticità
Tramontini ha raccontato l’unicità delle osmize, oggi autentico fenomeno culturale e turistico, presenti tutto l’anno ma con un picco primaverile ed estivo. “Sono diventate un punto di riferimento anche per chi arriva da fuori città – ha spiegato – perché uniscono convivialità, tradizione e scoperta del territorio. Tra salumi, formaggi, vino e miele, si vive un’esperienza genuina che è parte dell’identità locale”.
Dal Carso italiano a quello sloveno: nessun confine per il gusto
Uno dei focus centrali dell’intervista è stato il progetto transfrontaliero Vitèra, nato dall’unione di cinque viticoltori sloveni per valorizzare i vitigni autoctoni Vitoska e Terrano. Dopo la partecipazione al Vinitaly, Vitèra porterà giovedì a Trieste una masterclass speciale con nove calici in degustazione: “Un’opportunità straordinaria – ha sottolineato Tramontini – per scoprire la versatilità della Vitoska, dai bianchi freschi alle versioni più strutturate, fino agli spumanti e alle macerazioni”.
Itinerando ed eventi futuri: la cultura del vino tra città e Carso
Non solo Carso e osmize. Tramontini ha anticipato anche le prossime tappe dell’agenda enogastronomica triestina. Venerdì torna Eatinerando, format ormai consolidato che trasformerà Eataly in un punto d’incontro tra produttori, sommelier, appassionati e semplici curiosi, con aperitivi, cene, degustazioni e after dinner. Oltre al vino, spazio anche a birre artigianali e spirits locali.
All’orizzonte anche una novità assoluta: il Borgo Teresiano Wine Fest, in programma a inizio giugno, che unirà il centro storico cittadino alla scoperta del vino e dei suoi protagonisti.
Formazione e comunità del gusto
Tramontini ha infine parlato dell’importanza della formazione attraverso i corsi organizzati da Docet, frequentati da centinaia di appassionati ogni anno. “Il segreto – ha spiegato – è chiedere sempre un feedback e migliorarsi. Da qui nasce una comunità vera, che non si limita a studiare il vino ma lo vive, lo cerca, lo racconta”.
Una diretta che conferma quanto l’enogastronomia sia oggi motore di cultura, turismo e identità, capace di unire passato e innovazione in un bicchiere, in un tagliere e in una passeggiata tra i sentieri del Carso.
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