Evento eccezionale alla Riserva di Cornino: nasce un allocco degli Urali, specie rara sotto tutela internazionale
Un evento di straordinaria rilevanza scientifica si è verificato nei giorni scorsi alla Riserva naturale regionale del Lago di Cornino, in provincia di Udine. Qui è infatti nato un esemplare di allocco degli Urali, una delle specie più rare e monitorate d’Europa, protagonista di un importante piano internazionale di conservazione e reintroduzione. Si tratta di una vera e propria rarità per il nostro Paese, dal momento che la Riserva di Cornino è l’unico sito in Italia a ospitare questa specie grazie a specifiche collaborazioni con realtà scientifiche europee, tra cui l’Università di Vienna.
La coppia di allocchi, giunta proprio da Vienna nel 2023, era tenuta sotto attenta osservazione dagli esperti della Riserva, guidati dal direttore scientifico Fulvio Genero e gestita dalla cooperativa Pavees con il presidente Luca Sicuro. I segnali positivi non si sono fatti attendere: già dal 5 aprile la femmina — proveniente dalla Polonia — aveva preso stabile dimora nel nido, lasciandolo solo sporadicamente da inizio giugno, lasciando presagire un esito favorevole della cova. La conferma è arrivata l’8 giugno, quando il primo piccolo ha fatto la sua comparsa sul bordo del nido a circa venti giorni dalla schiusa.
Nei prossimi mesi il giovane rapace resterà accudito dai genitori fino a fine luglio, per poi essere trasferito in un’apposita voliera di acclimatazione in vista della liberazione, che avverrà in aree selezionate dagli esperti dell’Università di Vienna. Questo protocollo fa parte di un articolato progetto di reintroduzione che interessa l’intera Europa centrale, dove la specie ha subito negli anni un drastico declino a causa delle attività umane.
L’allocco degli Urali in Italia è presente in natura soltanto in Friuli Venezia Giulia, con qualche presenza marginale fino ai confini con il Veneto. Nel suo areale originario, che si estende dall’Estremo Oriente russo fino all’Europa centrale, il rapace ha visto progressivamente restringersi il proprio habitat, rendendo ancora più preziose le attuali azioni di conservazione.
Parallelamente a questa notizia, la Riserva si prepara ora a ospitare domenica 15 giugno il tradizionale Griffonday, evento annuale che celebra la biodiversità del Friuli Venezia Giulia. La giornata, che inizierà alle 9.30, offrirà visite guidate, laboratori, attività divulgative e conferenze scientifiche. Tra i relatori, oltre a Fulvio Genero, interverranno anche Cesare Avesani della Fondazione Arca, l’illustratore naturalista Marco Preziosi e il giovane divulgatore Francesco Barberini.
Un momento speciale è previsto alle 11, con l’arrivo del Treno Storico del Grifone, che porterà visitatori da Udine direttamente alla stazione di Cornino, permettendo così a un pubblico ancora più ampio di vivere da vicino la giornata dedicata ai rapaci e alla natura.
L’iniziativa è promossa in collaborazione con numerosi partner tra cui i Parchi naturali delle Prealpi Giulie e delle Dolomiti Friulane, le Riserve naturali della Val Cavanata e della Val Rosandra, la Casa della manualità rurale Geis e Riscjei, Astore Fvg, Pradis Aps e l’associazione Liberi di Volare Odv.