Ventuno arresti in un mese al confine: l'impegno della Polizia contro l'immigrazione irregolare
Dal 27 febbraio al 30 marzo 2025 la Polizia di Frontiera di Trieste ha intensificato la sua attività nell'ambito dei controlli al confine con la Slovenia, portando all'arresto di ben 21 persone in poco più di un mese. L'incremento degli arresti è conseguenza diretta del ripristino dei controlli ai valichi, che ha moltiplicato l'impegno operativo degli agenti impegnati quotidianamente su tutto il territorio transfrontaliero.
Undici passeur arrestati
Undici degli arrestati sono stati colti in flagranza mentre tentavano di introdurre illegalmente in Italia complessivamente 34 migranti privi di documenti. I passeur fermati sono cittadini di varie nazionalità: due bengalesi, un croato, un kosovaro, due romeni, due turchi e tre ucraini, con un'età compresa tra i 18 e i 60 anni. Tra gli episodi più rilevanti, quello del 16 marzo, quando due cittadini bengalesi sono stati fermati alla stazione di Villa Opicina insieme ad altri cinque connazionali senza documenti: i due, in possesso di permessi di soggiorno croati (di cui uno scaduto), sono stati arrestati per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Migranti da Bangladesh, Albania, Cina, Pakistan e Turchia
I migranti intercettati provenivano da diversi Paesi: Bangladesh, Albania, Cina, Pakistan e Turchia. Tra loro anche una coppia con due bambini piccoli diretta in Germania, accompagnata da un cittadino ucraino di 60 anni, poi arrestato a Caresana (San Dorligo della Valle). Le auto utilizzate per il trasporto, immatricolate in otto diversi Paesi, sono state tutte sequestrate.
Altri arresti in flagranza: reingressi e documenti falsi
Due cittadini albanesi, già espulsi dall'Italia, sono stati arrestati mentre tentavano di rientrare violando il divieto di reingresso. Un cittadino romeno, invece, è stato arrestato per possesso di documenti falsi al valico di Fernetti: patente e carta d'identità erano entrambe contraffatte.
Sette arresti su ordine dell'autorità giudiziaria
Oltre agli arresti in flagranza, sette persone sono state arrestate in esecuzione di provvedimenti giudiziari: tra loro, un cittadino bulgaro condannato per furto e simulazione di reato; una cittadina croata condannata per reati contro il patrimonio; due cittadini romeni e un serbo con condanne per reati simili; un albanese per reati di guida in stato di ebbrezza e porto di oggetti atti ad offendere; e un cittadino italiano accusato di una rapina commessa in Toscana.
Legalità e sicurezza al confine
Il lavoro della Polizia di Frontiera di Trieste prosegue con intensità per garantire il rispetto della legge, contrastare l'immigrazione clandestina e tutelare la sicurezza dei cittadini. L'attività, svolta nel pieno rispetto dei diritti delle persone coinvolte e della presunzione di innocenza, si inserisce in un più ampio sforzo istituzionale volto a garantire una gestione ordinata, sicura e giusta del confine orientale.