UniTS inaugura il 101° anno accademico: il bilancio del Rettore Roberto Di Lenarda (FOTO)
L’Università di Trieste ha celebrato l’inaugurazione del 101° anno accademico con un evento che ha segnato anche la conclusione del mandato del Rettore Roberto Di Lenarda. Dopo sei anni di intensa attività, il rettore uscente ha tracciato un bilancio del suo operato, toccando alcuni dei temi più rilevanti per il futuro dell’Ateneo e dell’intero sistema universitario.
Le sfide dell’Università: crescita, qualità e concorrenza delle telematiche
Nel suo discorso, Di Lenarda ha evidenziato i progressi compiuti dall’Ateneo triestino, con una crescita significativa degli iscritti e un consolidamento dell’attrattività internazionale. Tuttavia, ha anche espresso preoccupazione per alcuni cambiamenti nel panorama accademico nazionale, in particolare l’espansione degli atenei telematici.
"La crescita patologica delle università online, sostenuta anche dal punto di vista legislativo, pone interrogativi non solo sulla competitività, ma anche sull’etica della formazione", ha affermato. "Non è lo strumento in sé il problema, ma il modo in cui viene utilizzato e gli interessi economici che vi ruotano attorno".
Accesso a Medicina: una riforma contestata
Altro punto critico sollevato dal Rettore riguarda la riforma che modifica le modalità di accesso ai corsi di Medicina e Odontoiatria, spostando il test d’ingresso alla fine del primo semestre.
"Non posso che esprimere la mia contrarietà a questa riforma. È un provvedimento pericoloso e inattuabile, che parte da presupposti sbagliati. Non mancano i medici, ma l’attrattività del sistema sanitario. Il numero programmato rimarrà comunque, ma sarà basato su un criterio inadeguato", ha sottolineato Di Lenarda.
Collaborazioni strategiche e investimenti per il futuro
L’inaugurazione è stata anche l’occasione per ribadire il ruolo strategico di UniTS nel tessuto economico e sociale del territorio. Andrea Sironi, Presidente di Assicurazioni Generali, ha evidenziato il forte legame tra l’Ateneo e il settore privato, sottolineando l’importanza di collaborazioni tra università e imprese per affrontare le sfide del mondo del lavoro.
Anche il governatore Massimiliano Fedriga ha ribadito l’impegno della Regione nel sostegno all’Università:
"Nel triennio 2022-2024, il finanziamento complessivo destinato al sistema universitario regionale ha superato gli 80 milioni di euro. L’Università di Trieste è un pilastro fondamentale per la crescita del nostro territorio".
Il bilancio di sei anni di rettorato
Durante il suo mandato, Di Lenarda ha guidato un’importante trasformazione dell’Ateneo, con l’attivazione di oltre 20 nuovi corsi di studio e un aumento degli immatricolati del 30% rispetto al 2019. UniTS si conferma come uno degli atenei italiani in crescita più rapida, con una forte componente di studenti provenienti da fuori regione e dall’estero.
Nel settore della ricerca, i risultati sono stati altrettanto significativi, con un incremento del 40% del peso medio degli output per ricercatore rispetto a cinque anni fa.
Un capitolo speciale è stato dedicato alla responsabilità sociale dell’Ateneo, con il ricordo della pandemia da Covid-19, il ruolo dell’Università nella restituzione del Narodni Dom alla comunità slovena e l’onore di aver conferito la Laurea honoris causa al Presidente Mattarella e a Borut Pahor nel 2024.
Investimenti e prospettive future
L’Università di Trieste continuerà a investire su crescita e innovazione. Tra i progetti chiave per il futuro:
✅ Il nuovo Campus di Cattinara, un investimento da 50 milioni di euro per potenziare l’ambito sanitario e scientifico.
✅ La riqualificazione di Porto Vecchio, che contribuirà all’attrattività internazionale dell’Ateneo.
✅ Un piano straordinario per l’assunzione di 10 nuove professoresse ordinarie, per incentivare la parità di genere nel mondo accademico.
Di Lenarda ha concluso il suo intervento con un sentito ringraziamento alla comunità universitaria, alle istituzioni locali e ai partner strategici, sottolineando come UniTS sia oggi un punto di riferimento per la ricerca e la formazione a livello nazionale e internazionale.
FOTO DI ANNA BEHAR