Sebastiano sulla morte di Lilly: "aveva paura del buio, non può essersi messa nei sacchi volontariamente"
Il caso della morte di Liliana Resinovich è ancora fonte di discussione e dibattito, soprattutto per i familiari e i cari vicini alla donna. L'opinione più diffusa è quella che Lilly non si sia suicidata bensì che tutti gli oggetti ritrovati sulla scena del crimine, oltre alla dinamica stessa, siano stati tutti una messa in scena. Il marito della vittima, Sebastiano Visintin, ha inoltre aggiunto che "Lilly aveva paura del buio, tanto che in corridoio avevo messo delle lucine così da fare luce di notte". L'uomo, nuovamente ospite nella trasmissione di Quarto Grado, ha discusso sul fatto che la sua paura del buio non sarebbe compatibile con la sua introduzione volontaria nei sacchi dell'immondizia nei quali è stata ritrovata.