San Giovanni rinasce: Ater Trieste conferma, nessun alloggio andrà perso nel progetto PINQuA
Prosegue con determinazione il percorso di rigenerazione urbana e sociale del quartiere di San Giovanni, uno dei più popolosi e simbolici di Trieste. Il progetto PINQuA – Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare, finanziato con fondi europei del NextGenerationEU, continua infatti a prendere forma, portando con sé una visione di città più verde, inclusiva e smart.
Ater Trieste, partner operativo del progetto insieme al Comune di Trieste e all’Università degli Studi di Trieste, ha confermato oggi che nessun alloggio andrà perso nel corso delle rimodulazioni tecniche e finanziarie del programma.
Il progetto, intitolato “San Giovanni, un quartiere verde, inclusivo e smart”, è uno dei 158 selezionati a livello nazionale e punta a restituire nuova vita al rione, migliorandone accessibilità, vivibilità e sicurezza attraverso sei cantieri principali.
Tra gli interventi più significativi:
- la ristrutturazione degli edifici di via Caravaggio e via Tintoretto per un totale di 54 alloggi;
- la riqualificazione dell’edificio di via Piero della Francesca 4 con la realizzazione di 10 nuovi alloggi;
- il recupero di locali non residenziali in via San Pelagio 6, destinati a funzioni socio-assistenziali;
- la sistemazione dell’area verde retrostante via San Pelagio, con spazi gioco, percorsi pedonali e un campo da bocce;
- il recupero dell’ex scuola Filzi, che diventerà sede di associazioni teatrali;
- la realizzazione di un’area sportiva attrezzata in piazzale Gioberti, con skate park e spazi per il fitness.
I lavori procedono a ritmo sostenuto: è già terminata la ristrutturazione dei locali di via San Pelagio, mentre la sistemazione dell’area verde adiacente è in fase di completamento. Parallelamente, avanzano i cantieri di via Caravaggio 6 e via Piero della Francesca 4.
La richiesta di rimodulazione presentata al Ministero riguarda esclusivamente i fabbricati di via Caravaggio 8, 10, 14, 16 e via Tintoretto 3 e 5, con una riduzione del finanziamento del 17,5% (pari a 2,8 milioni di euro). Tuttavia, come sottolinea Ater Trieste, i 14 alloggi esclusi dalla prima fase non verranno cancellati: grazie a nuovi canali di finanziamento pubblico, saranno completati entro dicembre 2026, con 6 unità aggiuntive che porteranno il totale finale a 60 alloggi, anziché 54.
“Nessun alloggio andrà perso – ha dichiarato il presidente di Ater Trieste, Daniele Mosetti –. Siamo riusciti a salvaguardare e persino potenziare il progetto grazie a un lavoro di squadra con il Comune di Trieste e a un costante dialogo con il Ministero. È un risultato importante, che dimostra la nostra volontà di garantire continuità e sostenibilità a un piano di rigenerazione urbana tra i più ambiziosi della città.”
Mosetti ha ricordato anche la complessità del progetto, avviato dalla precedente amministrazione Ater e basato su una progettazione integrata per rispettare i tempi del bando: “Abbiamo gestito con equilibrio un intervento complesso, riportandolo su binari di piena sostenibilità. Il quartiere di San Giovanni potrà così contare su nuove abitazioni, spazi pubblici riqualificati e servizi di prossimità pensati per la comunità.”
Il progetto PINQuA San Giovanni rappresenta dunque una delle più grandi operazioni di riqualificazione urbana di Trieste negli ultimi anni, un modello di rigenerazione che unisce edilizia sociale, innovazione e sostenibilità ambientale, restituendo ai cittadini un quartiere più vivibile, solidale e moderno.