"Rotonda del Boschetto, 4 alberi monumentali devono essere tutelati"(FOTO)

E’ noto ormai che le azioni di tutela, di valorizzazione e sviluppo del verde urbano sono fondamentali nel quadro delle misure di mitigazione e di adattamento ai cambiamenti climatici. Gli alberi svolgono la funzione importante di assorbimento della CO2 responsabile dell’effetto serra, di assorbimento di particelle inquinanti, di termo-regolazione e di drenaggio delle acque.
 
Con questa premessa Legambiente ha inviato in questi giorni al Comune di Trieste le schede di segnalazione relative a quattro Platani monumentali per dimensioni (da 4 a 5,5 m di circonferenza) e dell’intero filare di cui fanno parte, costituito da circa trenta Platani, valutabili per il pregio paesaggistico e storico-culturale nel loro insieme. La segnalazione degli alberi si collega alle proposte di riqualificazione di tutta l’area, frutto della progettazione partecipata condotta insieme alla VI Circoscrizione. E’ infatti necessario liberare le radici ora coperte da manto impermeabile e cordoli di pietra, per consentire l’assorbimento dell’acqua e dei nutrienti, ma ciò non può essere fatto albero per albero, bensì con una riqualificazione complessiva. Legambiente chiede quindi un intervento che coinvolga tutta l’area circostante, affinchè possa tornare ad essere la Porta del Boschetto e costituire un primo esempio di intervento volto a incrementare la quantità e la connettività della superficie verde in città, come indicato dalle norme in materia, a partire dalla Legge 10 del 2013.
 
Si inviano in allegato le schede di segnalazione di quattro Platani aventi le misure previste dalla normativa vigente sugli alberi monumentali, situati all’inizio del Viale al Cacciatore, vicino la Rotonda del Boschetto e adiacente giardino. Gli alberi sono identificati con i seguenti codici di censimento: 407F0023 circ. 400 cm; 407F0028 circ. 550 cm; 407F0030 circ. 394 cm; 407F0005 circ. 387 cm. Inoltre, considerato che detti Platani fanno parte del filare di una trentina di piante della stessa specie che si estende fino alla prima curva a gomito, si è ritenuto di compilare una ulteriore scheda per l’intera alberata di cui si chiede di valutare il pregio paesaggistico e storico-culturale, considerando che la stessa: > costituisce elemento connettivo dell’area verde alberata limitrofa al Bosco Farneto; > è parte integrante della “Porta del Boschetto” fin dai tempi in cui vi si giungeva a cavallo e con mezzi trainati da cavalli; > ha un valore storico perché risalente a periodo antecedente all’espansione edilizia che ha inglobato il “Villaggio di San Giovanni” nella città; > il primo imponente Platano del filare (abbattuto alcuni anni fa) era l’ombra del punto vendita all’aperto dei Mussoli; il capitozzo rimasto è ancora là, al centro della nuova rotonda, trasformato da Edoardo Coral in una scultura lignea dedicata alla “Mussolera”, anch’essa memoria storica di un’attività e di un uso scomparsi. Segnaliamo che gran parte delle piante non gode del dovuto spazio al suolo, necessario per l’assorbimento d’acqua e nutrienti, che dovrebbe essere ben superiore alla proiezione della chioma: le aiuole in questione sono asimmetriche e ampiamente inferiori al necessario; le radici arboree sono coperte da manto impermeabile e i cordoli delle aiuole aderiscono alle propaggini inferiori, venendone spostati e parzialmente inglobati (foto allegate). Questo problema non può essere affrontato albero per albero, né con una riqualificazione che non estenda il perimetro attuale dell’area verde degradata fra Strada di Guardiella e l’inizio del Viale al Cacciatore, senza uno sguardo rivolto a tutta l’area circostante. In tal senso giova ricordare che la Strategia Nazionale del Verde Urbano (2018), conferisce ai Comuni il compito di incrementare quantità e connettività della superficie verde e che le Raccomandazioni dell’allegato 1 del Decreto 10 marzo 2020 del Ministero dell’Ambiente sui Criteri Ambientali Minimi per la gestione del verde pubblico, richiedono di assumere una visione strategica di medio-lungo periodo, finalizzata a raggiungere obiettivi di sostenibilità complessiva (ambientale, sanitaria, sociale ed economica), tenendo conto delle indicazioni che nel corso degli anni sono emerse dalle norme e dai piani elaborati sia dal Parlamento, sia da vari organismi istituzionali ed enti di ricerca1 . 1 - legge 14 gennaio 2013, n. 10 «Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani» (Gazzetta Ufficiale n. 27 del 1° febbraio 2013); - «Qualita' dell'ambiente urbano Rapporto sistema nazionale per la protezione dell'ambiente», varie edizioni (www.areeurbane.isprambiente.it - con relativa banca dati on-line); - «Linee guida per il governo sostenibile del verde urbano» e Strategia nazionale del verde urbano» a cura del «Comitato per lo sviluppo del verde pubblico» https://www.minambiente.it/pagina/comitato-il-verde-pubblico - «Carta nazionale del paesaggio» realizzata dal Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo; Con la VI Circoscrizione, da noi sollecitata, abbiamo svolto nei mesi scorsi un’attività di progettazione partecipata che ha prodotto alcune proposte di riqualificazione di quest’area in un’ottica di tutela e valorizzazione complessiva del verde e dei servizi. Per l’approfondimento si rinvia agli elaborati dall’architetto Johanna Riva, già in Vostro possesso. La soluzione che appare più idonea e funzionale prevede l’integrazione tra i due ambiti, bosco/giardino, formando un ambiente fluido nel quale passare gradualmente dal contesto urbano (servizi, densità, attività) a quello naturalistico (ambiente, relax, fitness) e consente di restituire agli alberi il suolo de-impermeabilizzato di cui hanno bisogno. Ciò implica la necessità di modificare la viabilità, affatto funzionale, che costituisce una forte cesura fisica e percettiva tra il rione e il bosco, separando le due direttrici di viale al Cacciatore e via Pindemonte e spostando l’incrocio di strada di Guardiella. L’area potrebbe così tornare ad essere la “Porta del Boschetto”, un’area di aggregazione nella quale installare tabelle naturalistiche e degli itinerari del parco. Confidiamo in una obiettiva e serena valutazione della presente e degli elaborati relativi alla progettazione partecipata della VI Circoscrizione