"Il mio appartamento diventato zona di spaccio": testimonianza shock di Riki Ramazzina (VIDEO)

"Il mio appartamento diventato zona di spaccio": testimonianza shock di Riki Ramazzina (VIDEO)

La situazione di Largo Barriera ha sollevato serie preoccupazioni tra i residenti e le forze dell’ordine, dopo l’ennesimo episodio di violenza avvenuto ieri sera. Durante la diretta serale di Trieste Cafe, Riki Ramazzina ha riportato quanto accaduto, descrivendo una rissa tra pakistani e iraniani, che ha visto l'uso di bastoni e causato danni a diverse auto in sosta. La scena ha generato paura tra i cittadini, alcuni dei quali sono scappati in preda al panico.

L'incapacità di fermare la violenza: un problema crescente

Ramazzina ha esposto una visione preoccupante della situazione attuale, paragonando Trieste a realtà urbane più grandi come Milano, che già da tempo vivono problemi simili. Secondo lui, "noi stiamo vivendo quello che magari Milano vive già da 15 anni". La violenza, le tensioni etniche e le dinamiche legate al crimine organizzato, in particolare il traffico di droga, sono al centro delle preoccupazioni. "Ci sono tante persone straniere che, purtroppo, sono sempre in mano a loro questi fatti", ha dichiarato, facendo riferimento a una zona della città in cui, dopo una certa ora, sembrano essere gli stranieri a comandare.

Il legame tra criminalità e degrado: esperienze personali di Ramazzina

Nel corso della discussione, Ramazzina ha raccontato un episodio personale che illustra come alcune aree della città stiano diventando focolai di spaccio di droga e altre attività illecite. "Nel mio appartamento, alla fine non mi rendevo conto che fosse diventato una zona di spaccio", ha detto, riferendosi a un'esperienza con alcuni inquilini che, una volta dentro l'appartamento, si sono trasformati in professionisti del furto e dello spaccio, mantenendo la propria attività sotto il radar delle forze dell’ordine.

Le voci degli immigrati: divisioni interne nelle comunità straniere

Ramazzina ha anche riferito le voci di alcuni stranieri che vivono a Trieste da anni e che si sentono traditi dai nuovi arrivati. "Noi siamo venuti, abbiamo lavorato e ringraziato l’Italia, ma quelli che arrivano ora fanno solo danni", ha riportato Ramazzina, parlando delle opinioni di alcuni immigrati che hanno espresso preoccupazione per l’impatto negativo dei recenti arrivi sulla loro integrazione e sulla percezione della comunità straniera in città. Questo malcontento evidenzia una divisione interna nelle comunità immigrate e un crescente senso di frustrazione.

Possibilità di recupero: ma serve un cambio di mentalità

Nonostante le criticità emerse, Ramazzina rimane ottimista sulla possibilità di recuperare la situazione, ma sottolinea che non si tratta di un problema esclusivo di Trieste, bensì di un fenomeno che riguarda l’intero Sistema Italia. "Recuperabile? Sì, ma dobbiamo darci da fare", ha dichiarato, enfatizzando la necessità di un impegno collettivo per affrontare il problema. Trieste ha bisogno di politiche di sicurezza più efficaci, ma anche di un approccio serio alla gestione dell'immigrazione e al contrasto della criminalità. Camber conclude: "Non è un problema di Trieste, è un problema di Sistema Italia", chiedendo un intervento deciso a livello nazionale.

Trieste può ancora recuperare, ma serve un impegno collettivo

L'episodio di Largo Barriera è solo uno dei tanti che sta minando la sicurezza e la tranquillità della città. La questione è complessa, e la criminalità legata a spaccio di droga e violenza sta mettendo sotto pressione le autorità e la comunità locale. La situazione potrebbe essere recuperata, ma solo con l'applicazione tempestiva delle misure legali e con un impegno condiviso da parte di tutte le istituzioni. La sicurezza di Trieste non può essere una questione solo locale, ma deve diventare una priorità a livello nazionale.

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