Quarta Repubblica, l’Italia sotto assedio: tra degrado, paura e Stato assente
Quarta Repubblica, il programma di Retequattro, ha documentato la protesta dei residenti del quartiere Pigneto a Roma, mostrando immagini e testimonianze raccolte dopo l’ennesima richiesta d’aiuto ai carabinieri. Le sequenze trasmesse raccontano la frustrazione degli abitanti: «la pattuglia fa il giro e poi se ne va», dicono, lasciando la percezione che le forze dell’ordine agiscano con i “mani legate” di fronte a fenomeni consolidati di illegalità.
degrado quotidiano e allarme sociale
Nel servizio emerge un quadro di convivenza forzata con spacciatori, persone senza fissa dimora, occupazioni abusive e aggressioni. I cittadini raccontano di esposti presentati al municipio, ai carabinieri e alla polizia, senza riscontri soddisfacenti: «Sì, e nessuno ancora ha fatto nulla» riportano gli intervistati. La narrazione televisiva mette in evidenza una zona residenziale che, pur avendo visto una rivalutazione immobiliare, sconta problemi di sicurezza e vivibilità.
la voce dei residenti: paura e rabbia
Tra le testimonianze raccolte nel servizio, emergono racconti di aggressioni alla porta di casa, di furti e di episodi di violenza che hanno lasciato feriti: un residente segnala il caso di un vicino aggredito e con il setto nasale rotto. Molti sottolineano la sensazione di impotenza: «mi porto lo spray al peperoncino», racconta una cittadina che preferisce non fermarsi la sera, «mi sbrigo, corro a casa». La rabbia sfocia anche in invettive verso gli occupanti: frasi di condanna e di rifiuto che il servizio riproduce senza commento, come spaccato del disagio sociale.
la casetta verde: epicentro delle denunce
Quarta Repubblica indica come punto critico la cosiddetta “casetta verde”, una struttura che i residenti descrivono come trasformata in mini-appartamenti e piazza di spaccio. Nel servizio si mostra come locali commerciali e spazi siano stati in parte adattati per la convivenza e l’accoglienza informale, e come gli allacci abusivi e i bivacchi abbiano creato un microcosmo percepito come pericoloso e degradato.
forze dell’ordine, istituzioni e percezione di abbandono
Il servizio pone l’accento sul gap tra segnalazioni dei cittadini e interventi risolutivi. Se da un lato le pattuglie passano — e gli abitanti lo riconoscono — dall’altro permane la sensazione che l’azione non sia sufficiente a ripristinare sicurezza e legalità. Quarta Repubblica raccoglie la richiesta di maggior presidio, misure d’ordine più efficaci e interventi sociali per affrontare le radici del fenomeno.
un appello al dialogo tra sicurezza e politiche sociali
Dal racconto televisivo emerge chiaramente che la risposta efficace non può limitarsi solo alla repressione: gli intervistati invocano controlli più continui, ma anche politiche abitative, servizi sociali e interventi per il recupero degli spazi pubblici. Il servizio di Quarta Repubblica mette in luce la necessità di un approccio integrato che unisca sicurezza, presidio del territorio e inclusione per restituire vivibilità al quartiere.