Natale davanti al Coroneo: a Trieste una quindicina in presidio per rompere il silenzio sul carcere
Presidio anti-carcerario davanti al Coroneo nel pomeriggio di Natale: una protesta simbolica che riporta al centro il tema delle condizioni di detenzione e del sistema penitenziario.
Nel pomeriggio di giovedì 25 dicembre 2025, mentre la città celebrava il Natale tra pranzi in famiglia e strade più silenziose del solito, davanti al carcere del Coroneo a Trieste si è svolto un presidio anti-carcerario promosso da Radio Goblin. Un’iniziativa piccola nei numeri ma fortemente simbolica, che ha scelto proprio il giorno delle festività per accendere un riflettore su una realtà che, per sua natura, resta nascosta dietro alte mura e cancelli chiusi.
Un presidio simbolico nel giorno di Natale
Il presidio si è svolto alle ore 17 davanti alla casa circondariale di via del Coroneo. Presenti una quindicina di persone, che hanno voluto manifestare solidarietà ai detenuti reclusi all’interno della struttura, sottolineando come il carcere rappresenti, secondo gli organizzatori, uno strumento di esclusione sociale e di repressione che colpisce in maniera sproporzionata le fasce più fragili della popolazione. Un gesto volutamente collocato nel giorno di Natale, per contrapporre all’immagine della festa e della convivialità quella di chi trascorre le festività privato della libertà.
Il richiamo all’evasione avvenuta nei giorni precedenti
Durante il presidio è stato richiamato anche un episodio avvenuto alcuni giorni prima, quando un detenuto è riuscito a evadere dal carcere del Coroneo. Un fatto che, pur non essendo avvenuto il giorno di Natale, è stato citato come elemento simbolico nel corso della protesta. Secondo i promotori, quell’evasione rappresenterebbe una crepa evidente in un sistema che continua a mostrare criticità strutturali, dalle condizioni di sovraffollamento alla gestione complessiva della detenzione. L’episodio ha riportato l’attenzione sulla realtà del carcere triestino, già più volte al centro di segnalazioni e discussioni pubbliche.
Una denuncia che va oltre il singolo episodio
Il presidio non si è limitato a commentare l’evasione, ma ha allargato lo sguardo a una critica più ampia del sistema carcerario. I manifestanti hanno parlato di una realtà che considerano classista e discriminatoria, denunciando come le carceri diventino spesso il luogo in cui finiscono poveri, emarginati e persone senza tutele. Un messaggio politico e sociale che ha voluto ribadire come la detenzione non sia solo una questione di sicurezza, ma anche di diritti, dignità e responsabilità collettiva.
Il Coroneo al centro del dibattito cittadino
Anche se contenuta nei numeri, l’iniziativa ha riportato il carcere del Coroneo al centro del dibattito cittadino, in un giorno in cui solitamente l’attenzione pubblica è rivolta altrove. Un presidio che ha scelto la forza del simbolo più che quella della massa, inserendosi in una tradizione di proteste che, a Trieste come altrove, utilizzano le festività per rompere il silenzio attorno al mondo carcerario.
In una città che a Natale si racconta luminosa e accogliente, il presidio davanti al Coroneo ha voluto ricordare che esiste anche un’altra Trieste, fatta di celle, attese e storie che raramente trovano spazio nel racconto quotidiano.