‘Mi hanno trattata come in un hotel’, l’elogio di Raffaella al personale di Cattinara
Il 30 dicembre 2024, Raffaella, una triestina di 59 anni, ha vissuto un’esperienza inaspettata: una caduta in casa le ha provocato una frattura distale del femore sinistro, portandola all’ospedale di Cattinara. Quella che poteva sembrare una disavventura si è trasformata in un’occasione per raccontare l’efficienza e l’umanità della sanità triestina.
Accoglienza e chiarezza fin dal triage
Raffaella descrive un percorso iniziato con professionalità al triage, dove è stata indirizzata rapidamente in sala gessi. Qui, un medico le ha spiegato con grande chiarezza la diagnosi e i passi successivi. È stata sottoposta a raggi X e TAC, e la sua gamba è stata messa in trazione, accompagnata da un gesto rassicurante del personale: “Mi hanno consolato e tenuto la mano.”
Un intervento chirurgico impeccabile
Il giorno seguente, Raffaella è stata operata con successo dal dottor Pesavento e dal dottor Depoli, ai quali dedica un sentito ringraziamento. La rapidità e la precisione dell’intervento hanno contribuito a un recupero sereno.
Una degenza che sorprende per qualità e umanità
Dopo l’intervento, Raffaella è rimasta ricoverata per 9 giorni, un periodo che descrive come un soggiorno più simile a un hotel che a un ospedale. OSS, infermieri e tutto il personale del reparto si sono presi cura di lei con dedizione e pazienza, dimostrando grande professionalità e umanità.
Un messaggio per chi critica la sanità locale
Raffaella si rivolge anche a coloro che criticano spesso il sistema sanitario, ricordando l’importanza di un atteggiamento rispettoso verso il personale: “Non siate maleducati e pretenziosi, ma gentili. Queste persone corrono tutto il giorno tra le stanze per prendersi cura di noi.”
La sanità triestina funziona
Conclude con un messaggio di gratitudine e orgoglio: “La sanità di Trieste funziona!” La sua testimonianza rappresenta un elogio sincero al lavoro di chi opera ogni giorno per garantire cure di qualità, anche nelle situazioni più difficili.
“Grazie ancora!” scrive Raffaella, lasciando un messaggio che mette in luce l’eccellenza della sanità triestina e invita tutti a riconoscerne il valore.