Mattino 5, Garlasco, la madre di Sempio rompe il silenzio: “Soldi ad avvocati per ottenere carte”

Mattino 5, Garlasco, la madre di Sempio rompe il silenzio: “Soldi ad avvocati per ottenere carte”

Nuovi elementi emergono dal caso legato al delitto di Garlasco, affrontato questa mattina a Mattino 5, il programma di Canale 5 guidato da Federica Panicucci, dove è stata trasmessa la testimonianza della madre di Andrea Sempio, chiamata a ricostruire le dinamiche dei frequenti pagamenti in contanti effettuati dalla famiglia negli anni in cui il giovane era al centro dell’attenzione degli inquirenti.

“Non avevamo ricevuto alcuna comunicazione formale dall’autorità giudiziaria e non capivamo cosa stesse succedendo a nostro figlio”, ha dichiarato la donna, rispondendo alla domanda sul motivo per cui gli avvocati richiedessero denaro con tale continuità. Una situazione definita dalla stessa madre “angosciosa e opaca”, aggravata dall’assenza di informazioni chiare e dalla necessità, raccontata più volte, di affidarsi completamente alle indicazioni dei legali.

La madre di Sempio: “Ogni volta servivano altri soldi per le carte”

Secondo quanto riferito in diretta, i professionisti incaricati avrebbero chiesto migliaia di euro in contanti ogni pochi giorni. La donna ha precisato che a incontrare gli avvocati erano sempre il marito e il figlio, e che ogni volta tornavano ripetendo la stessa frase:
“Servono altri soldi per ottenere le carte.”

La testimonianza ha riportato al centro dell’attenzione un passaggio economico già agli atti:
– il 14 febbraio 2017 il marito emette un assegno da 2.000 euro intestato ad Andrea;
– cinque giorni dopo, il giovane incassa l’assegno e preleva la stessa cifra in contanti.

Di fronte alla domanda sul perché di questo movimento di denaro, la risposta è stata netta:
“Tutti i soldi che abbiamo prelevato, in qualunque forma, erano destinati agli avvocati.”

Le attività della difesa: “Per quanto so, hanno preso le carte e seguito l’interrogatorio”

La conduttrice ha poi chiesto alla testimone quali attività concrete avesse svolto la difesa per suo figlio. La donna ha spiegato quanto a sua conoscenza:
“Si sono occupati di prendere i documenti del procedimento e poi hanno seguito Andrea durante l’interrogatorio.”

Una dichiarazione che apre interrogativi sulla proporzione tra le somme richieste e le attività svolte, tema che l’opinione pubblica – e la trasmissione – hanno evidenziato come centrale.

Un racconto che riapre il dibattito

Le parole della madre di Sempio, pur limitate a ciò che la donna afferma di aver saputo all’epoca, riportano l’attenzione sul rapporto fra famiglie coinvolte in inchieste complesse e i professionisti incaricati di seguirle. La scarsità di comunicazione, le richieste di contanti e la sensazione di essere travolti da una macchina giudiziaria sconosciuta emergono come elementi chiave del suo racconto.

Un contributo che aggiunge un nuovo tassello alla lunga e controversa vicenda legata al delitto di Garlasco.