Maltrattamento di animali: il caso Nina arriva in Parlamento
Nel dicembre del 2024, era stato aperto il caso per maltrattamenti sugli animali, arrivando al sequestro di tre cani in provincia di Gorizia. Tra questi c'era anche Nina, che senza microchip né documenti di proprietà viene affidata ad una coppia della città goriziana in attesa della decisione del giudice, che però disporrà la restituzione dell'animale ai proprietari precedenti, nonostante chiare ed evidenti fossero le prove dei maltrattamenti: quali relazioni veterinarie e un'ordinanza comunale che vietava alla coppia la possibilità di detenere animali per due anni.
Il caso viene riportato alle orecchie del Ministro della Giustizia Nordio, da Walter Rizzetto (Fdi), presidente della Commissione Lavoro della Camera, che chiede che venga fatta luce sull'accaduto. "È inaccettabile che un animale sequestrato per maltrattamenti continui a soffrire quando, al contrario, potrebbe essere subito affidato - sostiene Rizzetto -.