Longera celebra l’Albero di Maggio: tradizione, simboli e comunità in festa
Anche quest’anno, la sera del 30 aprile, Longera ha accolto con entusiasmo una delle sue tradizioni più sentite: l’innalzamento del celebre Albero di Maggio, un rito che affonda le sue radici nei secoli e che ogni primavera unisce i giovani del paese attorno a un forte simbolo di comunità e rinascita.
Un pino adornato di colori, frutti e speranza
Il protagonista della serata è un lungo palo, sormontato da un pino decorato con arance, limoni e bandierine, che viene innalzato nel cuore del paese. Un gesto antico, nato come buon auspicio per un raccolto abbondante, che unisce simbolicamente l’elemento maschile dell’albero alla terra, femminile, in un abbraccio propiziatorio per la nuova stagione agricola.
Un rito che resiste al tempo
Quella dell’Albero di Maggio è una consuetudine diffusa soprattutto nel comune di Dolina, con celebrazioni simili a Dolina, Bagnoli, San Giuseppe, Sant’Antonio, Prebenico, ma che a Longera rappresenta un caso speciale: è infatti l’unico luogo nel comune di Trieste dove la tradizione si mantiene viva.
Un gruppo affiatato e una guida giovane
A tenere viva questa tradizione è il gruppo longerano, capitanato ogni anno da un presidente e una presidentessa. Quest'anno a guidare l’iniziativa sono stati Bojan Zec e Martina Pincer, che con passione e impegno hanno coordinato la serata insieme ai ragazzi del posto, rinnovando un momento di festa che coinvolge tutte le generazioni.
Fino al 4 maggio, l’albero sarà il cuore di Longera
L'Albero di Maggio resterà in piedi fino a domenica 4 maggio, quando verrà simbolicamente abbattuto. In quella giornata, i bambini potranno portare a casa un pezzo dell’albero come ricordo della festa e della tradizione, un piccolo frammento di un simbolo che continua a trasmettere senso di appartenenza e continuità.
A Longera, la storia si rinnova ogni primavera. E lo fa guardando al futuro, con le radici ben piantate nel passato.