Lavoro domestico in FVG: nel 2023 spesi 198 milioni, la maggioranza sono badanti dell'Est Europa
Nel 2023 le famiglie del Friuli Venezia Giulia hanno speso complessivamente 198 milioni di euro per retribuire colf e badanti. È quanto emerge dal 6° rapporto annuale DOMINA, l’associazione nazionale che rappresenta le famiglie datori di lavoro domestico. Il dato include stipendi, contributi previdenziali e TFR e riflette un settore in trasformazione, centrale per l’assistenza domiciliare in una delle regioni più anziane d’Italia.
Quasi 20mila lavoratori domestici in regione, ma in calo rispetto al 2022
Nel 2023 in Friuli Venezia Giulia si contano 19.735 lavoratori domestici, con un calo del -5,2% rispetto all’anno precedente. Di questi, la stragrande maggioranza (76,5%) svolge il ruolo di badante, mentre le colf rappresentano il restante 23,5%. I datori di lavoro registrati sono 19.438, anch’essi in calo del -4,3%, e nel complesso i rapporti di lavoro coinvolgono circa il 3,3% della popolazione regionale.
Donne e provenienti dall’Est Europa: l’identikit del domestico tipo
La professione del lavoro domestico in FVG continua a essere fortemente femminilizzata: il 94,9% dei lavoratori è donna, con una media d’età di 52,9 anni. Per quanto riguarda la provenienza, oltre la metà (50,5%) arriva dall’Est Europa. Solo nel 37,6% dei casi i lavoratori hanno coperto l’intero anno lavorativo, mentre il restante 62,4% ha lavorato per un numero limitato di settimane.
Datori anziani e a maggioranza femminile
Il datore di lavoro domestico ha un’età media di 70,4 anni e nel 58,6% dei casi è donna. Questo dato riflette l’impatto dell’invecchiamento demografico e il ruolo cruciale delle donne nella gestione dell’assistenza familiare.
Un settore che vale 400 milioni di euro
Secondo DOMINA, l’intero comparto genera un valore aggiunto stimato attorno ai 400 milioni di euro. A livello nazionale, il settore del lavoro domestico comporta una spesa di circa 13 miliardi, che stimola l’economia italiana per quasi 22 miliardi.
Distribuzione sul territorio: Trieste e Udine in prima linea
La provincia di Udine concentra la percentuale più alta sia di colf (45,4%) che di badanti (47,1%). Tuttavia, Trieste detiene il record per numero relativo di colf (4,4 ogni 1.000 abitanti), mentre Udine ha la maggiore incidenza di badanti: 15,3 ogni 100 anziani, rispetto alla media regionale di 13,9.
Fondi e contributi per l’assistenza
Il Friuli Venezia Giulia si distingue anche per le politiche di sostegno alle famiglie. La Regione finanzia il Fondo per l’Autonomia Possibile (FAP) e il Fondo Gravissimi, che garantisce supporto economico per le persone in stato di grave disabilità con necessità di assistenza H24. Esistono inoltre contributi per il trasporto, per i caregiver familiari e il servizio SI.CON.TE, che mette in rete famiglie e assistenti familiari. Il Comune di Udine ha attivato un servizio specifico per anziani soli.
Le prospettive: nel 2050 più anziani che bambini
Le proiezioni demografiche mostrano un futuro con una crescente domanda di assistenza: entro il 2050, in regione vi saranno 163 mila ultraottantenni, a fronte di 125 mila bambini tra 0 e 14 anni. Gli anziani rappresenteranno il 14,4% della popolazione, superando i più giovani che si fermeranno all’11,0%.
Gasparrini (DOMINA): “Serve pieno riconoscimento per il lavoro domestico”
Secondo Lorenzo Gasparrini, segretario generale di DOMINA: “Non solo grazie alle famiglie datoriali si riesce a sostenere il lavoro di cura, ma i 13 miliardi spesi dalle famiglie determinano uno stimolo alla produzione quantificabile in quasi 22 miliardi di euro. La mission di DOMINA è anche quella di contribuire alla consapevolezza della dignità del settore, perseguendo l’obiettivo del pieno riconoscimento del lavoro domestico e dei diritti di lavoratori e datori di lavoro”.