Installata la stazione meteorologica più ad alta quota del FVG

Installata la stazione meteorologica più ad alta quota del FVG

Lo scorso 31 ottobre, la Società Meteorologica Alpino Adriatica (SMAA) e l’Ente Parco Naturale delle Prealpi Giulie (PNPG) hanno compiuto un'importante impresa: l’installazione di una stazione meteorologica sulla cima del Canin Basso–Mali Kanin, a 2571 metri di altitudine, che la rende la più alta del Friuli Venezia Giulia e di tutte le Alpi Giulie.

Un primato delle Alpi Giulie

La stazione del Canin Basso supera di 57 metri quella della Kredarica (2514 m), situata ai piedi del Monte Triglav, la vetta più alta delle Alpi Giulie e della Slovenia. Tuttavia, a differenza della Kredarica, che è un osservatorio presidiato tutto l’anno, questa nuova stazione è completamente automatizzata e si trova in un contesto particolarmente sfidante: fulmini, nevicate abbondanti e venti forti metteranno a dura prova la strumentazione.

L’installazione rappresenta una nuova tappa della collaborazione tra SMAA e PNPG e costituisce un primo esperimento per raccogliere dati meteorologici in una posizione così estrema e logisticamente complessa.

Il progetto Alpi Giulie Meteo-Lab

La stazione meteorologica del Canin Basso fa parte del progetto Alpi Giulie Meteo-Lab, un'iniziativa autofinanziata dalla SMAA per creare un transetto altitudinale di stazioni meteorologiche nell’area delle Alpi Giulie. Questo territorio è noto per registrare alcuni dei tassi più elevati di precipitazioni in Europa, rendendolo un laboratorio naturale unico per studi sul clima, la glaciologia e la geomorfologia.

Il progetto include già altre stazioni meteorologiche posizionate strategicamente:

  • Sella Nevea (1124 m)
  • Rifugio Gilberti (1864 m)
  • Conca Prevala (1787 m)
  • Area glaciale del Canin (2203 m)
  • Cima Canin Basso (2571 m)

Obiettivi scientifici e didattici

Oltre al monitoraggio meteorologico, i dati raccolti saranno fondamentali per ricerche climatiche e ambientali. Gli studi previsti spazieranno dalla glaciologia alla fauna e flora alpine, passando per l’analisi dei rischi geomorfologici e climatici. Inoltre, il progetto avrà anche un ruolo didattico e turistico, offrendo informazioni utili per prevenire rischi come le valanghe e promuovendo la consapevolezza sui cambiamenti climatici.

Un esempio di sfida tecnologica

L’installazione del sito è stata una vera impresa, realizzata grazie al lavoro di un team composto da quattro membri della SMAA e un membro del PNPG, elitrasportati in vetta per posizionare la stazione. Le difficoltà ambientali, come le inversioni termiche osservabili tra il Rifugio Gilberti e la Conca Prevala, testimoniano la complessità climatica della zona, che sarà monitorata in tempo reale attraverso il sito web del progetto (https://www.aametsoc.org/alpi-giulie-meteo-lab).

Un passo importante per la scienza, che contribuirà a comprendere meglio le dinamiche climatiche di un’area unica nel panorama alpino e europeo.