Giornata dell’infermiere, Opi intervista triesini: cosa ne pensano degli infermieri? (VIDEO)
Nel giorno dedicato alla Giornata Internazionale dell’Infermiere, che si celebra oggi 12 maggio, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Trieste (OPI Trieste) promuove una serie di iniziative per dare visibilità alla categoria. Ma il messaggio lanciato quest’anno è forte e chiaro: non c’è molto da festeggiare.
Le iniziative dell’Ordine di Trieste
L’Ordine ha organizzato:
- video-interviste alla cittadinanza pubblicate sui canali social, per raccogliere opinioni e riflessioni sul ruolo dell’infermiere;
- la presentazione di una carta convenzioni a beneficio degli iscritti, già disponibile sul sito dell’Ordine;
- l’avvio di un sondaggio rivolto agli infermieri, per individuare criticità e bisogni da portare all’attenzione delle istituzioni.
Una “celebrazione mutilata”: la denuncia di OPI Trieste
Il presidente Michael Valentini definisce questa ricorrenza una “celebrazione mutilata”, poiché se è giusto valorizzare la professione in questa giornata, è ancora più importante farlo durante tutto l’anno, con misure concrete.
La realtà quotidiana degli infermieri italiani, infatti, è lontana dalla retorica delle celebrazioni: turni massacranti, burnout diffuso, stipendi insufficienti, fuga dei giovani all’estero e una drastica riduzione dell’attrattività della professione stanno compromettendo il futuro della sanità pubblica.
La crisi della professione infermieristica: i numeri preoccupano
- Condizioni di lavoro insostenibili, aggravate dalla pandemia.
- Retribuzioni basse rispetto alla media europea.
- Fuga di professionisti all’estero: oltre 20.000 infermieri italiani lavorano oggi fuori dal Paese.
- Calano le iscrizioni ai corsi di laurea: sempre meno giovani scelgono di intraprendere questo percorso.
- Invecchiamento del personale: molti professionisti si avvicinano alla pensione, ma le nuove assunzioni non bastano.
Il rischio? Una crisi sistemica che minaccia la qualità dell’assistenza ai cittadini e la tenuta del Servizio Sanitario Nazionale.
Le proposte dell’Ordine per invertire la rotta
OPI Trieste propone una vera agenda di interventi, da attuare a livello locale e nazionale:
- Aumento delle retribuzioni, per riconoscere la responsabilità e il valore della professione;
- Condizioni di lavoro più sostenibili, con turni meno pesanti e un giusto rapporto infermiere-paziente;
- Percorsi di carriera più chiari e stimolanti, soprattutto in Friuli Venezia Giulia;
- Maggiore equilibrio tra lavoro e vita privata, tema centrale per le nuove generazioni;
- Tolleranza zero verso ogni forma di violenza contro gli operatori sanitari;
- Riconoscimento sociale e professionale più forte, con maggiore autonomia e responsabilità;
- Investimenti nella formazione continua, per garantire qualità e innovazione;
- Piani di retention e rientro, per riportare in Italia gli infermieri che oggi lavorano all’estero.
“Il futuro del sistema sanitario passa dagli infermieri”
L’Ordine chiude con un messaggio chiaro: ignorare ancora il grido d’allarme della categoria significa mettere a rischio il SSN. La letteratura scientifica conferma che la presenza e il benessere degli infermieri sono indicatori chiave per la salute della sanità pubblica. È il momento di passare dalle parole ai fatti.
Per celebrare la Giornata dell’Infermiere 2025, OPI Trieste ha realizzato un video in cui sono intervistati i cittadini sul ruolo dell’infermiere, per raccogliere pensieri, percezioni e riconoscimenti verso una professione essenziale, spesso invisibile.
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