“Forse ho parlato troppo”: Seba torna a Quarto Grado e chiede verità su Liliana
Nella puntata su Retequattro, l’intervento toccante del marito di Liliana. “Ho perso mia moglie, ho perso Liliana. Solo questo mi interessa”
Un nuovo capitolo nel giallo di Liliana Resinovich, la donna triestina trovata senza vita nel parco dell’ex ospedale psichiatrico di San Giovanni a gennaio 2022. Nella puntata andata in onda su Quarto Grado su Retequattro, condotta da Gianluigi Nuzzi, è intervenuto nuovamente il marito della donna, Sebastiano Visintin, che ha affrontato con grande emozione il tema delle consulenze tecniche discordanti sul caso e delle domande che ancora oggi restano senza risposta.
Due consulenze a confronto, Visintin: “Spero la Procura valuti tutto con attenzione”
Nel corso della trasmissione è stato affrontato uno dei punti attualmente più dibattuti del caso: le due consulenze tecniche giunte a conclusioni differenti sulle cause della morte di Liliana. Di fronte a queste discrepanze, Visintin ha espresso la speranza che la Procura analizzi tutto l’insieme degli elementi in gioco.
«Ci sono tante cose che andrebbero viste – ha dichiarato –. Io spero che la Procura abbia la possibilità di guardare un po’ tutto e cercare di capire cosa c’è e cosa non c’è. Un confronto tra le due consulenze? Secondo me è inevitabile. Poi saranno gli inquirenti a valutare».
“Ho commesso degli errori, ho parlato troppo”
Durante l’intervento, Sebastiano ha ammesso con sincerità di aver forse esagerato nell’esposizione mediatica nei mesi scorsi:
«Ho cercato di dare il mio contributo andando in tutte le trasmissioni possibili e immaginabili. Ma forse ho commesso qualche errore, forse ho parlato troppo. Io non ho la lucidità e la preparazione che hanno gli avvocati, non so parlare. Io vivo il momento e mi esprimo così, in modo diretto, anche se a volte può essere stato un limite.»
Parole che mostrano il peso umano della vicenda, vissuta da chi ha perso non solo una moglie, ma anche un punto di riferimento, senza che ancora oggi sia stata fatta piena chiarezza sulle circostanze della scomparsa e della morte.
“Voglio sapere la verità. Se c’è un responsabile, che emerga”
Alla domanda se le ultime novità, in particolare la nuova consulenza della dottoressa Cristina Cattaneo, gli abbiano fornito risposte, Visintin ha risposto con lucidità e distacco:
«Io mi affido ai miei consulenti, cerco di capire quello che mi dicono. Mi sento quasi un osservatore come lo siamo tutti. Io ho perso mia moglie, ho perso Liliana, e solo questo mi interessa».
Il suo desiderio, più volte ribadito, è conoscere finalmente la verità:
«Se c’è un responsabile, se c’è qualcuno che ha fatto del male a Liliana o ha delle responsabilità, io spero che emerga. Lo spero profondamente».
foto sebastiano visintin
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