Controlli nei cantieri: il NIL di Trieste intensifica la lotta al lavoro irregolare
I Carabinieri del NIL (Nucleo Ispettorato del Lavoro) di Trieste del Nucleo Operativo del Gruppo Tutela Lavoro di Venezia, con il supporto del Comando Provinciale di Trieste, hanno intensificato negli ultimi giorni le attività di controllo nel settore edile. L’operazione rientra nel più ampio progetto volto a contrastare il caporalato, il lavoro sommerso e lo sfruttamento della manodopera, oltre a verificare il rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Gli accertamenti, condotti su tutto il territorio provinciale hanno permesso di individuare 3 lavoratori impiegati “in nero”, privi di regolare comunicazione al Centro per l’impiego, oltre che di rilevare numerose irregolarità in materia di sicurezza.
In particolare:
In due cantieri del capoluogo giuliano i militari hanno individuato 3 lavoratori non regolarmente assunti. Per le aziende coinvolte è stato emesso il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, come previsto dalla normativa sul contrasto al lavoro irregolare.
Ulteriori controlli sono stati effettuati in due cantieri a Duino-Aurisina, in cui sono emerse gravi violazioni alle norme di sicurezza. In particolare, sono stati accertati l’inadempimento degli obblighi formativi e la presenza di situazioni di rischio legate a possibili cadute dall’alto, da altezze superiori ai due metri. Anche in questo caso i titolari sono stati sanzionati e le attività sospese per gravi irregolarità in materia di salute e sicurezza.
Nel corso di verifiche condotte a Opicina i Carabinieri del NIL hanno sanzionato tre lavoratori autonomi risultati privi della patente a crediti obbligatoria per operare nei cantieri.
Il bilancio dell’operazione:
Complessivamente sono stati adottati 4 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale, individuati 3 lavoratori in nero e irrogate sanzioni amministrative per un importo superiore a 50.000 euro.