Catturato dopo 8 anni di latitanza: Carabinieri di Aurisina inchiodano ricercato internazionale (VIDEO)
Non conosce tregua l’attività di contrasto alla criminalità transfrontaliera condotta dai Carabinieri della Compagnia di Aurisina. L’ultima operazione ha segnato un successo di rilievo: un latitante romeno di 45 anni, ricercato da ben otto anni, è stato arrestato nei pressi del confine, mentre tentava di rientrare in Romania a bordo di un autobus di linea proveniente dalla Spagna.
L’uomo era finito nel mirino della giustizia nel 2016, quando il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di L’Aquila aveva smantellato una banda specializzata nel furto di rame. Il 45enne, membro attivo del sodalizio criminale, agiva con estrema precisione: di notte si introduceva nei siti dove erano installati impianti fotovoltaici, manomettendo le linee elettriche e asportando centinaia di metri di cavi di rame, causando danni ingenti.
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di L’Aquila, aveva portato all’emissione di un mandato di cattura a suo carico, con la misura degli arresti domiciliari. Ma l’uomo, invece di sottomettersi alla giustizia, si era volatilizzato, facendo perdere ogni traccia e spingendo le autorità a dichiararlo latitante.
Una fuga durata otto anni tra più Paesi europei
Per quasi un decennio, il fuggitivo era riuscito a evitare ogni tentativo di cattura, spostandosi con discrezione attraverso vari Paesi europei. Non aveva mai fatto ritorno in Italia, se non per attraversarla rapidamente e tornare in Romania, credendo di poter eludere i controlli.
Ma proprio uno di questi viaggi si è rivelato fatale: il 6 marzo, durante un’operazione di “retrovalico” condotta dalla Stazione dei Carabinieri di Prosecco, l’autobus su cui viaggiava il latitante è stato fermato per un controllo nei pressi del confine con la Slovenia.
L’arresto: una trappola perfetta ai confini
Alla vista dei militari, il 45enne ha mantenuto un’apparente calma, forse convinto che la sua copertura avrebbe retto. Ma gli uomini dell’Arma hanno eseguito un controllo incrociato nelle banche dati delle Forze di Polizia, smascherando in pochi minuti la sua vera identità e il provvedimento di cattura pendente su di lui.
A quel punto, il latitante non ha avuto scampo. Informata la Corte d’Appello di L’Aquila, il provvedimento di arresti domiciliari è stato immediatamente revocato, e per il criminale si sono spalancate le porte del carcere.
Aurisina, un presidio di legalità: 35 latitanti arrestati in pochi mesi
Questo nuovo arresto conferma l’efficacia dei controlli transfrontalieri condotti dai Carabinieri di Aurisina, che negli ultimi mesi hanno fermato ben 35 latitanti. Un risultato eccezionale per la Compagnia guidata dal Capitano Curreri, che ha intensificato le operazioni di sorveglianza lungo le vie di fuga utilizzate dai ricercati.
Gli autobus di linea si confermano tra i mezzi più utilizzati dai latitanti per tentare di attraversare inosservati il confine, ma le pattuglie dei Carabinieri tengono sotto controllo anche i flussi di traffico su auto private, riuscendo a intercettare numerosi fuggitivi lungo le strade della provincia.
Lotta senza sosta alla criminalità transfrontaliera
L’attività di monitoraggio e contrasto della criminalità alle porte del Friuli Venezia Giulia prosegue senza sosta. La zona di confine si conferma un punto strategico per chi tenta di sfuggire alla giustizia, ma l’Arma è sempre pronta a intervenire con operazioni mirate, assicurando alla giustizia chiunque cerchi di sottrarsi alla legge.
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