Carenza dell’attuale organico di Anestesia e Rianimazione, la replica punto per punto del Burlo

Carenza dell’attuale organico di Anestesia e Rianimazione, la replica punto per punto del Burlo

"La scrivente Direzione, ben consapevole della grande risorsa che il proprio personale costituisce, ritiene doveroso replicare con fermezza alle affermazioni di codesta Sigla alla quale giova peraltro portare a pronta memoria che la situazione in questione ed i dati relativi sono sempre stati riportati e discussi con massima trasparenza agli incontri richiesti:

sulla asserita carenza dell’attuale organico di Anestesia e Rianimazione: i dati relativi alla dotazione organica evidenziano la presenza di un numero complessivo di dirigenti medici afferenti alla SC in argomento sostanzialmente invariato sin dal 2018.
L’Istituto, ben consapevole della necessità di garantire la tempestiva copertura del fisiologico turn over del proprio personale - a tutela non solo della continuità del Servizio ma altresì del benessere psico-fisico dei propri dipendenti – sin dal 2020 ha bandito un avviso sine die per l’assunzione a tempo determinato di dirigenti medici nella disciplina di anestesia e rianimazione in modo da intercettare prontamente le candidature e poter procedere alle acquisizioni, in tempi celeri, di personale a tempo determinato per situazioni fisiologiche quali sostituzioni di maternità, aspettative ed altre assenze a vario titolo che nulla hanno a che vedere con le asserite e strumentali affermazioni di assenza di governace e leadership aziendale.

Vieppiù l’avviso sine die in argomento ha altresì consentito di acquisire anche nuove unità, a fronte di cessazioni di personale, nelle more della procedura concorsuale.

Alla data del 30 settembre 2024 si registrano complessive n. 21 unità in dotazione organica presso la SC Anestesia e Rianimazione.

In esito alla procedura concorsuale espletata a settembre 2024 si andranno ad acquisire unità di personale per far fronte alla fisiologica sostituzione di dipendenti (n. 2 dei quali per anticipo del turn over che si realizzerà solo nel 2025 per due pensionamenti).

sulla asserita mancanza di protezione professionale dei medici in corso di formazione specialistica e discutibile gestione del rischio clinico: le assunzioni di medici in corso di formazione specialistica avvengono in ossequio alla normativa vigente. Il Direttore della Scuola di specializzazione di appartenenza provvede, con la c.d. “lettera dei privilegi”, ad elencare le attività che il singolo può svolgere in maniera autonoma, quelle che può svolgere con supervisione dei colleghi strutturati e quelle che non può svolgere. Con la medesima lettera viene altresì individuato il tutor del medico in formazione. La circostanza che i medici in corso di formazione siano 3, a fronte di un organico complessivo della struttura di 21 unità, rende peraltro evidente come gli specializzandi lavorino all’interno di un’equipe con formazione ed esperienza tali da garantire una indiscutibile e matura professionalità.

sull’asserito ricorso da parte della direzione strategica dell’Istituto a due libero professionisti pensionati per far fronte a parte dell’attività anestesiologica: l’Istituto ha sempre messo in atto in maniera continuativa tutti gli strumenti di assunzione previsti dalle norme, per ultimo anche l’assunzione di libero professionisti in pensione, trattenuti per il tempo strettamente necessario a dare risposte ad esigenze contingenti.

sull’asserito “stillicidio di anestesisti rianimatori” e sull’asserita” scarsa attrattività dell’Istituto”: Il numero delle effettive dimissioni registratesi negli ultimi anni presso la SC Anestesia e Rianimazione dell’IRCCS è in linea con la complessiva flessibilità e fluttuazione che, ormai da tempo, interessa il personale sanitario del SSN. Lungi dal voler sminuire la gravità della crisi che ha investito negli ultimi anni il personale in argomento, risulta tuttavia apodittica e miope l’affermazione secondo la quale le dimissioni registratesi presso l’IRCCS non avrebbero nulla a che vedere con le criticità che investono l’intero sistema sanitario. Con onestà intellettuale è sufficiente comparare i dati dell’Istituto con quelli delle altre Aziende del SSN."

A riferirlo il Burlo