Carcere in Fvg, detenuto provoca incendio a udine, agenti intossicati

Carcere in Fvg, detenuto provoca incendio a udine, agenti intossicati

"Un detenuto tunisino, dopo essere stato salvato dagli operatori di Polizia penitenziaria, mentre cercava di autolesionarsi con una lama alla gola, ha incendiato il materasso della cella e tre poliziotti, per salvare lui e il compagno di cella e domare l'incendio, sono rimasti intossicati dal fumo, dovendo poi ricorrere alle cure del locale Pronto soccorso. Inviati con ambulanza, i colleghi sono stati visitati e poi dimessi con rispettive prognosi di 15 giorni per uno e 6 giorni caduno gli altri due". Lo fa sapere in una nota Giovanni Altomare, segretario del Sindacato autonomo di Polizia pentenziaria (Sappe) del Friuli Venezia Giulia, svelando "l'ennesima giornata di follia" ieri, nella Casa circondariale di via Spalato a Udine. Esprimendo solidarietà agli agenti rimasti intossicati, interviene anche il segretario generale del Sappe, Donato Capece, sottolineando che "la vicenda ripropone nuovamente le difficoltà in cui versa il sistema penitenziario nazionale. La tensione nelle carceri è palpabile ogni istante- spiega- ed è grave che a pagare lo scotto siano i servitori dello Stato"."Dai dati forniti dal Dap- continua Capece-, da maggio ad agosto 2024 a Udine sono stati molti gli eventi critici tra le sbarre del carcere: 44 resistenze ed ingiurie, una protesta collettiva con battitura mentre sono stati complessivamente 14 i poliziotti feriti nel corso dei varie eventi critici che si sono verificati tra le sbarre, ad uno dei quali sono stati refertati con una prognosi fino a 20 giorni". Il penitenziario di Udine, concludono dal sindacato, ospitava "lo scorso 31 agosto, 173 detenuti, a fronte dei circa 90 posti: 58 gli imputati e 114 i condannati mentre gli stranieri ristretti erano 96, il 56% circa dei presenti". (Mil/ Dire)