«A Trieste sono tante le vie della rotta dei Balcani con passaggio di migranti continuo e consolidato da tempo anche nel rione di San Giovanni, dove i cittadini evidenziano uno stato misto tra preoccupazione e rassegnazione».
Così commenta Giorgio Cecco membro del coordinamento regionale e referente triestino per Progetto Fvg, che oggi ha incontrato alcuni commercianti e residenti.
«I cittadini segnalano passaggi da via Damiano Chiesa, dove fra l’altro c’è la scuola di Polizia e via delle Cave praticamente giornalieri, con decine di persone, alcuni si fermano anche a comperare qualcosa nei negozi aperti di primo mattino e sono istruiti nel percorso per arrivare in centro attraverso i mezzi pubblici – sottolinea Cecco».
«Già evidenziata negli anni passati la situazione attraverso l’associazione FareAmbiente con passaggi nella zona soprastante, verso Longera, dove i migranti passano lasciando vestiti e documenti anche nei giardini privati, provocando quindi grande preoccupazione e insicurezza ai residenti. Bene i rinforzi previsti per le forze dell’ordine, ma servono anche azioni comuni e sinergiche con la Slovenia in tutta la linea di confine, nonché ovviamente un'adeguata strategia comunitaria, che sia efficace per gli interventi umanitari, ma anche per la sicurezza dei residenti e il rispetto della legalità – conclude il rappresentante di Progetto Fvg».