Un amore per la scuola: i ricordi di una triestina sulla Edmondo De Amicis

Un amore per la scuola: i ricordi di una triestina sulla Edmondo De Amicis

Una cittadina triestina ha condiviso il proprio ricordo in un gruppo social locale.

"Oggi voglio parlare della mia scuola elementare, la Edmondo De Amicis di via Combi, prima che cada a pezzi e io perda i ricordi preziosi legati a essa.

Dopo la fine della guerra, i Titini furono alloggiati nella scuola per 45 giorni, portando con sé asini e muli e balle di fieno. Si diceva che avessero strane abitudini, come soffiare sulle lampadine perché non conoscevano l'uso dell'energia elettrica, o che la biancheria scomparisse quando tiravano l'acqua del water.

Quando l'edificio fu liberato, necessitava di una lunga manutenzione, e proprio in quel periodo iniziai la mia avventura scolastica. Per un anno e mezzo fummo ospitati nella scuola elementare di via San Giorgio.

Un giorno, a ognuno di noi fu assegnata una bella sedia di legno, e in fila ci dirigemmo verso la nostra scuola di via Combi. Trovammo tavolini innovativi, rendendo quella scuola la più bella di Trieste. L’assistente sanitaria metteva sui banchi le pastigliette di fluoro, poiché eravamo carenti di calcio dopo la guerra. Era presente anche un gabinetto dentistico, dove emisi i miei primi urli sulla poltrona del dentista.

Ogni settimana, le classi si recavano in palestra per fare la doccia, dato che nelle case non c’erano ancora i servizi. C’era un palcoscenico da teatro dove vidi i miei primi cartoni animati. Le aule erano spaziose e ariose, con finestre che offrivano una vista sul mare, che cambiava aspetto da calmo a tempestoso, fino a Muggia e a volte Pirano.

Cosa desiderare di più per studiare con entusiasmo? E c'era anche la mia maestra speciale!

Oggi, vedere la mia scuola abbandonata mi stringe il cuore, ricordando i tempi passati e le esperienze vissute in quel luogo speciale."