"‘Dove sta la parità? Nei Paesi arabi niente passaporto per le donne!’"
"Premetto che ho amici nei Paesi arabi e che ho vissuto e frequentato quei posti a lungo. Sono per la convivenza pacifica e l’ inclusione ma anche per la parità di diritti e doveri, altrimenti tutto va in malora. Pertanto pare inconcepibile che nessun avvocato o prof. di diritto pubblico si ricordi della Carta dei Diritti dell’Uomo emessa dall’ONU nel 1948 e RIPRESA DAL Governo Italiano il 22 maggio 1975 con Decreto sull’Ordine Pubblico che esplicitamente vieta il mascheramento del volto per qualsivoglia motivo, per evidenti problemi di riconoscimento, ecc. Invece a Monfalcone ancora si disquisisce sull’opportunità o meno di far togliere questi copri tutto alle donne! Ma dove viviamo? Nei Paesi arabi comunemente la moglie non ha diritto d’aver un passaporto a suo nome. Essa, non più ella, è registrata senza foto !! sul passaporto del marito o di chi si dichiara tale! E questa è prassi comune. Solo se il marito lo permette allora potrà avere un passaporto suo con “foto”? si ma di cosa? Del volto coperto dal nihab? Anche si.
Nel diritto internazionale esiste da sempre il principio della reciprocità. Ma con i Paesi arabi/musulmani dove sta questa reciprocità? Di sicuro no nel viver civile specialmente nei rapporti umani. Da loro non possiamo sgarrare che ti mettono sotto chiave ma loro a casa nostra pare che possano fare i loro comodi nel nome di quel che vogliono loro. Ma che si adeguino alle leggi locali come tutti i cittadini o che se ne vadano via altrove, magari a casa loro dove potranno influire sulle donne come piace e pare a lor maschi".
A riferirlo Sergio Lorenzutti.