Allarme discriminazioni: 3 talenti LGBTQIA+ su 10 lasciano il lavoro per paura di fare coming out
Giugno è il mese del Pride, ma non tutti hanno motivo di festeggiare. Secondo un recente studio del Williams Institute dell’Università della California – Los Angeles (UCLA), 3 lavoratori LGBTQIA+ su 10 abbandonano il posto di lavoro per paura di dichiarare apertamente il proprio orientamento sessuale o identità di genere. E tra chi resta, quasi il 60% adotta comportamenti di “copertura”, come modificare l’aspetto, evitare di parlare della propria vita privata o cambiare orario per usare i bagni.
La paura di discriminazioni è ancora una realtà quotidiana. A far paura sono soprattutto manager e supervisor: nel 46% dei casi le persone LGBTQIA+ evitano di aprirsi con loro. E i numeri parlano chiaro: il 39% di chi fa coming out dichiara di aver subito discriminazioni, il 42% molestie. Tra chi mantiene il silenzio, queste percentuali calano rispettivamente al 12% e al 17%.