2 novembre: Assofioristi, spesa media 30 euro a famigli
Il volume d'affari dei fiori, che ruota attorno alla settimana di commemorazione dei Defunti, sfiora i 300 milioni di euro. La spesa di media sara' sui 30 euro a famiglia: ad incidere i costi della materia prima, lievitati di quasi il 20% a causa del clima impazzito. Questo il bilancio che traccia Assofioristi Confesercenti, in occasione del 2 novembre. "La siccita', che spesso non ha consentito di portare a buon fine i raccolti - spiega il Presidente Ignazio Ferrante - ed il maltempo di queste ultime settimane, che ha distrutto campi e serre, hanno costretto i produttori ad aumentare i prezzi, perche' la quantita' e' poca (-33% rispetto al 2023). Un aumento che va a colpire gli acquirenti, ma che si ripercuote sui commercianti, costretti a margini ridottissimi". "Per noi acquistare da Paesi Bassi, Kenya, Etiopia, Ecuador significa subire ulteriori costi, sia per il trasporto, che per il mantenimento della merce - sottolinea Ferrante. Il nostro settore e' messo in ginocchio, oltre che dai prezzi della materia prima, anche dalle commissioni elevate dei POS e dalla concorrenza degli abusivi che, durante occasioni importanti come quella del 2 novembre, cosi' come per S. Valentino o per l'8 marzo, vendono merce di bassa qualita', esentasse. Mercato illegale che, ogni anno, toglie circa 400 milioni di euro agli operatori regolari". "Chiediamo al Governo - conclude Ferrante - un aiuto alle imprese della distribuzione floreale: piccoli negozi, chioschi e garden center che, negli anni, hanno reso vive e piu' sicure le citta'. Far morire il nostro comparto, come altri, significa contribuire alla desertificazione commerciale di borghi e grandi centri. E soprattutto far proliferare le vendite irregolari che prosperano proprio in quei luoghi dove trovare certi tipi di merce o servizi sta diventando quasi impossibile". (AGI)Ila