Porto Trieste: Roberti, inizio lavori scalo ungherese punto di svolta

Porto Trieste: Roberti, inizio lavori scalo ungherese punto di svolta

"Il sopralluogo di oggi segna l'apertura del cantiere che porterà, nei prossimi due anni, a rendere operativo lo scalo ungherese nel Porto di Trieste. Un punto di svolta fondamentale all'interno di un'operazione partita nel 2018, che è strategica per la crescita di un territorio che trova nello sbocco sul mare un importante punto di forza". Lo ha detto l'assessore regionale alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti, che oggi ha incontrato il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, e il viceministro ungherese degli Affari esteri e del Commercio, Levente Magyar, per fare il punto sul progetto di sviluppo portuale dello Stato ungherese nel Porto di Trieste, attraverso la realizzazione di un terminal che sorgerà su un'area di 32 ettari in località Aquilinia (Muggia). Al termine del tavolo istituzionale svoltosi in mattinata nella sede dell'Autorità portuale, l'assessore e i due viceministri hanno visitato il cantiere dove hanno ufficialmente preso il via i lavori di costruzione del muro di banchina e di dragaggio. Il costo stimato per la costruzione del nuovo scalo è di circa 200 milioni di euro. "Un investimento cospicuo - ha aggiunto Roberti - sia da parte del governo ungherese sia di quello italiano, che stanzia ingenti risorse per l'ampliamento delle banchine e l'accessibilità dell'area". Il viceministro Rixi ha sottolineato come l'operazione tra i due Stati rappresenti un segnale di fratellanza e un'opportunità di sviluppo per l'intero continente europeo. Un progetto che, da un lato, affaccia sul Mediterraneo uno degli Stati europei con il più alto tasso di esportazioni, dall'altro garantirà all'Italia una maggior apertura verso il centro-est Europa. Nel pomeriggio, l'assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini ha incontrato il viceministro Rixi per discutere sui piani di sviluppo dei porti di Trieste e Monfalcone.