Fedriga, pronto per terzo mandato, governo faccia una riflessione
Oggi si candiderebbe per un terzo mandato "ma nel 2028 (quando scadrà il secondo mandato, ndr) magari sceglierò di non farlo. Sul terzo serve un ragionamento asettico, dedicato solo all' elettore. Il governo dovrà fare una riflessione. È necessario riattivare un tavolo politico, ora, lontani dalle principali tornate elettorali". Il presidente della Regione Fvg Massimiliano Fedriga, ne discute in un bilancio di fine anno con Il Gazzettino e Messaggero Veneto. "In politica - ha proseguito - ho imparato a non escludere nulla. Nel 2018 non volevo fare il governatore e invece ritengo questa la più bella delle esperienze che potessi intraprendere. Se oggi mi si chiedesse cosa vorrei fare in futuro risponderei che mi piacerebbe continuare a fare il governatore per completare il lavoro avviato, ma non escludo né ruoli nazionali né locali. Io sindaco a TRIESTE? Ringrazio Dipiazza (attuale sindaco, ndr) per la stima, ma ribadisco: faremo valutazioni a tempo debito, con la coalizione". Proprio sul terzo mandato, Fedriga non appare preoccupato da FdI dopo le critiche del ministro alleato Luca Ciriani, pordenonese: "Non ho mai creduto" alla possibilità che potesse cadere la giunta, "quel momento non mi ha fatto male, anzi. È stato un chiarimento che ha migliorato la coalizione, che ora dialoga di più". Il patto del sushi? "Esiste un responsabile per il Sud: prevederne uno per il Nord è una strada praticabile, da condividere con Salvini", che è "un segretario condiviso e voluto da tutti". Potrebbe essere Zaia? "Luca è una risorsa da valorizzare nella Lega e fuori. Nella gestione della cosa pubblica ha dimostrato tutto il suo valore, sottolineato anche dal risultato grandissimo ottenuto alle ultime Regionali". Il 2026 in Fvg torneranno le Province elettive, si andrà al voto "quando il Parlamento ci consegnerà il testo definitivo. Voglio che sia un passaggio graduale". L'idea è "un modello simile a quello che abbiamo lasciato: elezione diretta del presidente e collegi uninominali. L'obiettivo è votare nel 2027", ma "primaforniremo alle Province gli strumenti". (ANSA). DO ANSA