Uil Fvg: "Economia regionale stabile, ma a spese dei lavoratori"

“I dati vedono sicuramente il Friuli Venezia Giulia come regione che ha struttura e fondamenti economici, con una vocazione internazionale che aiuta. Ma sotto il dato dell’occupazione, che nel 2022 tiene, evidenziato dall’Ires Fvg, vi è una dinamica anomala che vede i lavori in posizione sempre più difficile”.
 
E’ il commento del segretario regionale UIL del Friuli Venezia Giulia, Matteo Zorn, agli indicatori economici regionali per il 2022 pubblicati dall’Istituto ricerche economiche e sociali (Ires).
 
“C’è stata una prima parte del 2022 di crescita economica, derivante anche, come dato complessivo sull’occupazione, dai bonus sull’edilizia. Però è chiaro che la dinamica sull’occupazione ha rallentato alla fine del 2022”, spiega Zorn. Il riferimento del segretario UIL è ai “numerosi accordi di cassa integrazione e l’aumento delle ore di cassa integrazione rispetto al medesimo periodo pre-pandemia. E anche se il Friuli Venezia Giulia si dimostra più stabile, – continua –  c’è un problema di precarietà, di contratti a termine. Mentre dai dati sull’occupazione non si evince la dinamica salariale, ovvero che i livelli retributivi sono inadeguati, sia per l’alta tassazione, sia perché non si stanno rinnovando i contratti collettivi, che sono il primo strumento per fronteggiare la perdita del potere d’acquisto derivante dall’inflazione”, conclude Zorn.