Strage di Vergarolla, la commemorazione di Nicole Matteoni alla Camera

Strage di Vergarolla, la commemorazione di Nicole Matteoni alla Camera

'🇮🇹Noi non dimentighemo! 

 

Qualche giorno fa ho voluto ricordare, durante il mio intervento alla Camera dei Deputati, i tragici fatti della strage di Vergarolla del 1946. 

 

Era il 18 agosto e la spiaggia di Vergarolla, a Pola, terra italiana militarmente presidiata dagli angloamericani, era affollata di bagnanti, famiglie e bimbi, accorsi per assistere alle gare di nuoto della Coppa Scarioni. 

 

Un momento di festa con migliaia di persone che si tramutò in un attimo in una tragedia, quando delle mine inattive accatastate in spiaggia esplosero in un fragoroso boato. Solo a 64 vittime fu possibile dare un nome, per gli altri furono i medici a fare un bilancio approssimativo che superò il centinaio.

 

Se la violenza si misura in vittime, gli eroismi si misurano dalla conta delle vite salvate, come fece il Dott. Geppino Micheletti, che continuò operare i feriti trasportati all'ospedale di Pola pur avendo saputo che tra le vittime c'erano i figli Renzo e Carlo. Per questo fu insignito nel 1947 della Medaglia d’argento al valor civile e nel 2017 della Medaglia d’oro al merito della Sanità pubblica della Repubblica Italiana. 

 

L'indagine alleata infatti stabilì che per esplodere quegli ordigni avrebbero dovuto essere nuovamente riattivati e poi innescati, quindi in nessun modo si trattò di un incidente, ma di un vero e proprio attentato, il quale ancora oggi non ha un colpevole se non il sentimento anti-italiano delle truppe di Tito come dichiarato da Miltovan Gilas, delfino di Tito nel 1991 in un’intervista: «Nel 1946 io ed Edward Kardelj andammo in Istria a organizzare la propaganda anti-italiana... bisognava indurre gli italiani ad andare via con pressioni di ogni tipo. Così fu fatto.»

 

Io e Fratelli d'Italia non dimentighemo i martiri di Vergarolla, una delle stragi terroristiche più sanguinose nella storia della Repubblica e non smetteremo mai di cercare la verità, anche se occultata dall’odio e dalla mistificazione."

A riferirlo On. Nicole Matteoni