Sabato pomeriggio corteo contro tutto: "contro green pass, vaccini, guerra, carovita"

Pubblichiamo da Coordinamento No Green Pass Trieste
 
🔴DISERTIAMO LA GUERRA E IL GREENPASS🔴
 
🔥Sabato 26 ritorniamo in CORTEO per far sentire la nostra voce contro tutto ciò che opprime i popoli.🔥
 
CONTRO il Green Pass 
CONTRO l'obbligo vaccinale 
CONTRO la Guerra
CONTRO il Carovita
 
‼️Le crisi servono ai ricchi e ai potenti, che le paghino loro!‼️ 
 
(finalmente ci è concesso percorrere le strade della nostra città, quindi il corteo è autorizzato) 
 
BANDITI PRIMA DALLA POLITICA, POI DALLA SOCIETA’
Istituzioni e poteri negli ultimi decenni hanno imposto le loro decisioni negando il confronto
con la formula del “non si può fare altrimenti”, opponendo un muro di gomma a istanze e
rivendicazioni popolari che spesso hanno trovato risposta nella repressione. Anche il
Coordinamento No Green Pass Trieste, assemblea popolare solidale contro le
discriminazioni introdotte dal lasciapassare verde, ma anche contro le discriminazioni tutte,
si scontra oggi con questo atteggiamento del governo e dei mezzi di comunicazione di
massa.
Ed ora, mentre continua sui media anche una pericolosa retorica militaresca, trasferitasi dai
temi pandemici a quelli della guerra in Ucraina, invitiamo tutti a tornare in piazza contro il
green pass, che non è una misura sanitaria ma il grimaldello funzionale a questo clima da
caccia alle streghe contro chiunque sia critico alla compagine governativa e agli interessi
che rappresenta.
E’ in gioco l’agibilità politica e democratica di questo paese. Lo Stato di diritto è diventato
un optional, un abbonamento a un club esclusivo subordinato all’obbedienza e sottomissione
a discutibili dettami governativi che ad oggi stanno lasciando senza sostentamento molte
persone. E, non facciamoci illusioni, finché ci sarà una qualche emergenza, il lasciapassare
non verrà abbandonato, verrà declinato in modi che presto scopriremo sulla nostra pelle. La
digitalizzazione connaturata al green pass ha di fatto stravolto l’accesso alla vita sociale e
l’agire politico.
COSTI QUEL CHE COSTI: CRISI, EMERGENZE, GUERRA
Sotto questo paradigma di governo le crisi vengono trasformate in emergenze, gestite con
misure eccezionali spesso fallimentari, in una spirale senza fine di cui solo i potenti
traggono vantaggio. Le responsabilità vengono sempre scaricate sulle classi più deboli in
nome del “costi quel che costi”, che si tratti di crisi economica, sanitaria, umanitaria o tutte
e tre assieme!
La guerra in Ucraina, in tutta la sua drammaticità, è ora utilissima a giustificare le scelte che
governi e potentati economici hanno fatto deliberatamente per coprire interessi contrapposti
sul fronte energetico e di speculazioni di mercato. Questo ha innescato un’inflazione
insostenibile che ha portato ad un aumento scriteriato di bollette, carburante e ricadute sul
costo della vita in generale, rendendo di fatto impossibile la sopravvivenza di lavoratori e
piccoli soggetti economici, i veri produttori di ricchezza.
Di fronte a tutto ciò, dopo due anni di crisi, il governo Draghi ha la sfacciataggine di
annunciare l’aumento delle spese militari e la possibilità di razionamenti nei prossimi mesi.
DISERTRICI E DISERTORI
Diciamo basta a queste continue vessazioni del potere. Basta alla redistribuzione della
ricchezza verso l’alto. Qualcuno ci ha affibbiato il marchio di DISERTORI alla guerra al
Covid. Bene, vi diremo di più. Saremo DISERTRICI E DISERTORI a qualsiasi guerra ci farete e che farete
ovunque, ad ogni crisi che trasformerete in emergenza predatoria. E saremo sempre più
numerosi e solidali. Così vinceremo la lotta sul green pass, primo passo necessario verso il
recupero di un tessuto sociale, per un’urgente discussione popolare e democratica per
affrontare l’enorme collasso sociale che ci si prospetta dopo tutte queste emergenze
predatorie. Che ognuno si prenda le proprie responsabilità, prenda posizione e partecipi alla
manifestazione del 26 marzo!