"Sfratto Mini Mu, Giulia Massolino porta il caso in Regione con interrogazione a Giunta"

"Sfratto Mini Mu, Giulia Massolino porta il caso in Regione con interrogazione a Giunta"

La consigliera del Patto per l'Autonomia Giulia Massolino ha presentato un’interrogazione in Regione relativamente allo sfratto del Mini Mu dalla palazzina nel Parco di San Giovanni a Trieste. 

«I dati sull’apprezzamento dell’attività culturale e sociale del Mini Mu parlano chiaro: solo nel 2023, si sono tenuti 81 mostre ed eventi e 206 laboratori, per un totale di 1239 ore di apertura in 205 giornate, che hanno portato a 6020 ingressi (500 persone al mese in media) - dichiara la consigliera Massolino -. La Regione però non pare corrispondere altrettanta attenzione nei confronti dell’Associazione senza scopo di lucro Gruppo Immagine, che attualmente grazie all’impegno dei suoi quasi 100 socie e soci volontari rende possibile tutto questo. Infatti, è dal 2020 che l’Associazione è sotto sfratto, sebbene la Regione non abbia mai deliberato in merito alla futura assegnazione degli spazi, che pare siano destinati a un magazzino per l’Università degli Studi di Trieste. Dopo la sentenza al TAR del 2022, il caso arriva ora al Consiglio di Stato, che dovrà esprimersi in merito».

La consigliera ha comunque presentato un’interrogazione alla Giunta per conoscere le volontà in merito al futuro degli spazi del Padiglione T, e dunque del Museo che li occupa. Su questo, infatti, la sentenza TAR è molto chiara: “Gli elementi valorizzati nel ricorso (la rilevanza sociale e culturale del progetto Mini-Mu, l’importanza degli interessi che lo stesso tutela, il valore primario del principio di sussidiarietà orizzontale nella moderna gestione della cosa pubblica) potranno dunque essere valorizzati, quali fattori in grado di orientare la discrezionalità amministrativa, nell’ambito del procedimento che la Regione dovrà svolgere ai fini di una nuova assegnazione degli spazi”. «Troviamo inaccettabile che l’Associazione non possa svolgere serenamente le sue attività a servizio della collettività perché ancora non sa quale sarà il suo destino - dichiara la consigliera Massolino -. Per questo, chiediamo alla Giunta di fare chiarezza. È assurdo pretendere che l’Associazione provveda al disallestimento, allo stoccaggio e all’eventuale riallestimento dei beni museali, senza avere nemmeno chiarezza su quale possa essere il destino di quegli spazi, la sua eventuale nuova collocazione né delle tempistiche». 

Nel 2008 la Provincia di Trieste aveva destinato all’Associazione Gruppo Immagine il Padiglione T di via Weiss n. 15  del Parco di S. Giovanni in Trieste, per l'attivazione del Mini Mu (museo dei bambini d’ispirazione munariana). Ma con l’abolizione delle province e l’istituzione dell'Ente regionale per il patrimonio culturale della Regione  ERPAC, i luoghi della cultura provinciali trasferiti alla potestà amministrativa della Regione. Al tempo, venne prorogata l'originaria convenzione del Gruppo Immagine con la Provincia  di Trieste, sino ad arrivare all’improvvisa cancellazione della stessa da parte dell’ERPAC, senza portare motivazioni. 

«Tanto più in un momento sociale così complesso come quello attuale, riteniamo fondamentale che l’Associazione prosegua con le sue iniziative mirate allo sviluppo del pensiero divergente, in particolare riguardo ai fenomeni dell'età evolutiva, con azioni di sviluppo cognitivo e valorizzazione della personalità di bambine e bambini. Ricordiamo inoltre le collaborazioni con realtà attive anche nel settore della salute mentale e della disabilità, quali ad esempio l’Associazione Oltre quella sedia, oltre che con LeggiAMO 0-18, ospitando anche gli apprezzatissimi laboratori di Nati per Leggere» conclude Massolino.