"Residente arrampicatosi sulla ruspa costringe Comune a rinviare demolizione dell’ex Pavan"

"Residente arrampicatosi sulla ruspa costringe Comune a rinviare demolizione dell’ex Pavan"

"Oggi, martedì 2 aprile 2024, un residente del rione di San Giacomo si è arrampicato alle 7 di mattina ed è rimasto fin circa alle 12.30 sulla benna della ruspa del cantiere in via Frausin per contestare la prevista demolizione dello storico edificio dell’ex Pavan, del campo di pallacanestro e del giardino alberato, da effettuarsi con fondi PNRR, regionali e comunali in vista della costruzione di un impianto sportivo comunale indoor.

Tale clamoroso gesto e l’arrivo sul posto di alcune decine di persone solidali, oltre che della Polizia, dei Carabinieri, della Polizia municipale nonché di alcuni giornalisti e fotografi, hanno indotto la Giunta del Comune di Trieste a sospendere almeno per oggi l’avvio dei controversi lavori, dopo il precedente rinvio di giovedì 28 marzo. Ma senza annunciare una data precisa.

L’Assessora comunale Lodi, tramite la sua segreteria, ha fissato per martedì 9 aprile alle 9.30 un colloquio con la presidente della Quinta Circoscrizione Michela Novel, presente al presidio, e un rappresentante del Comitato Insieme San Giacomo. Le persone che vigilavano sul posto hanno atteso invano l’annuncio dello slittamento delle demolizioni almeno fino al 9 aprile, di modo che l’incontro non avvenga a giochi fatti, ovvero ad opere già abbattute, il che suonerebbe inutile e beffardo. Ma l’Assessora non ha fornito alcuna data.

Il Sindaco Roberto Dipiazza, giunto appositamente, ha dichiarato di voler abbattere l’edificio e costruire lì la palestra, malgrado la diffida trasmessa al Comune mercoledì 27 marzo e malgrado i tentativi di fargli considerare i possibili siti alternativi per la nuova palestra.

 

Visto però che gli operai stavano chiudendo il cantiere, il coraggioso attivista di San Giacomo è sceso dalla ruspa e i presenti hanno così sciolto il presidio.

Poco dopo tuttavia ci si è accorti con grande sorpresa che sul retro di due cartelli mobili posti sul tratto di via Frausin che dà verso campo San Giacomo qualcuno aveva attaccato con lo scotch un foglio di carta recante la scritta «Si prega di non parcheggiare per inizio lavori dalle ore 07.30 del 05/04/2024. Ordinanza nr. 1140-23 dd. 15/11/2023».

Chi l’aveva fatto? Quando? Su ordine di chi? E come può una fantomatica ordinanza di quasi cinque mesi fa aver stabilito che la chiusura dell’intera via per le demolizioni avverrà dal 5 aprile? Con questo incredibile modo di agire il Comune denota confusione, oltre che opacità.

Certo è che oggi via Frausin è rimasta chiusa alla circolazione tra il civico 4 e il civico 16 anche dopo la sospensione del cantiere, come già dalle 7.30. Ma sui due cartelli stradali mobili sul lato verso via Veronese indicanti «strada chiusa» non c’è più il foglio di carta recante «STRADA CHIUSA PER LAVORI dal giorno 02/04/24 al giorno 07/04/24 – rif. OTV n. 106-24».

Rimane poi affisso su una transenna il cartello di cantiere che, parlando di lavori di «realizzazione dell’impianto sportivo indoor di via Frausin», smentisce quanto dichiarato dall’assessora comunale Elisa Lodi secondo cui «le demolizioni sono state approvate al fine di avere l’immediata disponibilità delle aree per le valutazioni e attività ulteriori progettuali» e secondo cui «la variante urbanistica in corso riguarda le esecuzioni della struttura sportiva, mentre le demolizioni sono da essa non connesse urbanisticamente».

Peraltro tale cartello lascia vuote molte caselle, tra cui la proprietà, il permesso di costruire, la denuncia di inizio attività, le date di inizio e di ultimazione dei lavori, l’assistente del direttore di cantiere, il direttore dei lavori, il coordinatore per la progettazione, il responsabile dei lavori, il capo cantiere, il calcolatore statico, il calcolatore opere c.a., il collaudatore in corso d’opera, il responsabile della sicurezza, il numero presunto di lavoratori sul cantiere...

Data l’incertezza, residenti e sostenitori vigileranno sul posto anche nei prossimi giorni e, in assenza di notizie chiare, faranno un nuovo presidio venerdì 5 aprile dalle 7.30."
A riferirlo il COmitato