Riceviamo e pubblichiamo da Lorenzo Tamaro - segretario Provinciale del Sap
I nuovi rintracci di questa notte e soprattutto il numero elevato di persone ritrovate, deve indurre con urgenza chi di dovere, a prendere decisioni tali per gestire quella che purtroppo non è più emergenza, ma ormai è tristemente normalità, quotidianità, sebbene uomini, mezzi, dotazioni ed uffici non siano quelli necessari ed adeguatamente attrezzati per affrontare una situazione simile.
Rinnoviamo l’appello affinché si preveda l’invio di uomini in aggregazione della Polizia di Frontiera proveniente da altre provincie d’Italia, in attesa che si colmi in maniera definitiva e stanziale la carenza d’organico che in modo ancora più evidente emerge in situazioni come questa.
Malgrado le condizioni di tempo poi non così favorevoli, oggi un numero così elevato di rintracci ha inevitabilmente coinvolto oltre che la Polizia di Frontiera anche gli equipaggi della Squadra Volante e di altri uffici di Polizia e delle Forze dell’Ordine, distogliendoli dal loro compito naturale e sottraendoli al controllo del territorio.
Situazioni sempre più frequenti come quella di oggi, mettono ancor maggiormente in evidenza la carenza di strutture idonee ad accogliere un numero così elevato di persone di cui nulla si sa, nemmeno dal punto di vista sanitario; per questo motivo servono più ambienti anche per poter isolare “casi sospetti” e non mettere a rischio contagio gli operatori di Polizia.
Non siamo nemmeno adeguatamente muniti di mezzi per il trasporto di queste persone.
E’ ora che si prenda in considerazione in modo serio la “Rotta balcanica” che passa per Trieste e che si prendano accordi congiunti con gli altri Paesi per arginare un “mare” che sembra inarrestabile e che da soli non possiamo contrastare.