Matteoni - Giacomelli: 'Premio Almerigo Grilz: l’intolleranza dei “tolleranti” e le lezioni antidemocratiche della sinistra triestina'

Matteoni - Giacomelli: 'Premio Almerigo Grilz: l’intolleranza dei “tolleranti” e le lezioni antidemocratiche della sinistra triestina'

Con grande disappunto siamo venuti a conoscenza dello sdegno della galassia della sinistra triestina - appoggiate dai compagni dell’ANPI, della CGIL e di tante altre associazioni politicamente schierate - contro il Premio per giovani giornalisti intitolato alla memoria di Almerigo Grilz, intimando a Regione FVG e al Comune di Trieste di non patrocinare l’evento e ai giornalisti di prenderne le distanze. 

 

Ecco che la sedicente sinistra “democratica” getta la maschera e mostra il volto del compagno: come nella peggiore tradizione di sinistra, foriera del pensiero unico e dell’egemonia culturale, si cerca di boicottare un’occasione unica per tanti giovani talentuosi giornalisti. Una vergognosa intimidazione, macchiata di pregiudizi morali, che vuole intimorire coloro che saranno la voce della libertà del futuro. Un pericoloso precedente da democrazia popolare da blocco post sovietico.

 

Almerigo Grilz è stato uno dei più grandi giornalisti triestini, che ha rinunciato alla carriera politica per seguire la sua vocazione, testimoniando gli orrori della guerra. È stato anche il primo giornalista italiano a morire durante le riprese di un conflitto armato dopo il 1945. Anche nella morte non lasciò mai la cinepresa, per questo è uno splendido esempio di dedizione alla professione. In virtù di ciò, non crediamo ci sia giornalista migliore a cui dedicare questo premio. 

 

Coraggio, voglia di conoscenza e determinazione sono gli unici valori che potremmo attribuirgli. Questo Premio, destinato ai reportage dei giovani giornalisti italiani under 40, vuole onorare la sua memoria, promuovendo un giornalismo lontano dai condizionamenti politici e commerciali. Le provocazioni della sinistra triestina, in salsa Radio Mosca, ci fanno capire che il percorso intrapreso è quello giusto. 

 

Il nostro più sentito incoraggiamento, quindi, va ai tanti organizzatori dell’evento che si stanno impegnando quotidianamente per la sua riuscita, ed alle tante firme del giornalismo italiano che compongono la giuria. Firme che impreziosiscono il già grandissimo valore culturale della manifestazione e che provengono anche da distinte e distanti esperienze ed idee politiche giovanili, ma unite dal rispetto reciproco e dalla comune vocazione del giornalismo di guerra. 

 

La sinistra, ormai spaesata, è sempre alla ricerca di un nemico anche quando non esiste. Invitiamo i cari compagni ad evolversi dalla nostalgia del loro doloroso passato. L’Italia e Trieste l’hanno già fatto.

 

Così commentano l’On. Nicole Matteoni, Segretario Provinciale e Claudio Giacomelli, Segretario Cittadino di Fratelli d’Italia