Laterza vs Polidori: accoglienza o repressione? Il futuro dei migranti in piazza Libertà (VIDEO)

Laterza vs Polidori: accoglienza o repressione? Il futuro dei migranti in piazza Libertà (VIDEO)

Durante la trasmissione serale di Trieste Cafe, condotta dal direttore, si è svolto un confronto acceso tra Riccardo Laterza, esponente di Adesso Trieste, e Paolo Polidori della Lega, sul tema dei migranti presenti in Piazza Libertà a Trieste. La questione, che ha visto diversi risvolti negli ultimi mesi, è stata affrontata dai due con prospettive diametralmente opposte, in particolare riguardo alla gestione dell'accoglienza e alla recente chiusura del Silos, storica struttura usata come riparo dai migranti.

La questione dei migranti in Piazza Libertà: soluzioni alternative e sgombero del Silos

Riccardo Laterza ha criticato duramente l'operato dell'amministrazione locale, sostenendo che lo sgombero del Silos, presentato come una soluzione, si è rivelato invece un'operazione propagandistica in vista di importanti visite istituzionali, tra cui quelle del Presidente Mattarella e di Papa Francesco. Laterza ha ricordato come le promesse di soluzioni alternative, fatte durante lo sgombero, non si siano concretizzate, lasciando la questione irrisolta e causando uno spostamento del problema di pochi metri.

Laterza (Adesso Trieste): "Via Gioia è la soluzione concreta"

Laterza ha insistito sulla necessità di aprire la struttura di Via Gioia, una soluzione già proposta dall’amministrazione due anni fa, ma poi abbandonata senza spiegazioni. Ha sostenuto che Via Gioia sarebbe in grado di fornire un riparo dignitoso e stabile ai migranti, evitando di ricorrere a soluzioni temporanee e inadeguate come i sottopassi o i magazzini di Porto Vecchio, attualmente usati come rifugi di fortuna.

Polidori (Lega): "Accoglienza sì, ma non a scapito dei cittadini"

Paolo Polidori ha risposto alle critiche difendendo la gestione della questione migratoria, sottolineando la necessità di un equilibrio tra accoglienza e rispetto dei diritti dei cittadini triestini. Secondo Polidori, aprire strutture temporanee come i sottopassi non garantirebbe una vita dignitosa ai migranti e peggiorerebbe la vivibilità della città. Ha ribadito che le politiche migratorie devono essere ben strutturate per evitare flussi incontrollati e ha accusato l'Unione Europea di non difendere adeguatamente i confini degli Stati membri.

La posizione della Chiesa e le proposte del Vescovo

Nel dibattito è emersa anche la posizione della Chiesa, con il Vescovo di Trieste che ha proposto di aprire i sottopassi per offrire riparo ai migranti durante i mesi invernali. Tuttavia, questa proposta, insieme a quelle dell’opposizione, è stata respinta dalla maggioranza politica, che preferisce soluzioni più strutturate e durature, anche se non sono state ancora implementate alternative concrete.

Politiche migratorie e responsabilità dell'Unione Europea

Entrambi i contendenti hanno toccato il tema delle politiche migratorie europee. Polidori ha accusato l'Unione Europea di sinistra di mantenere politiche troppo permissive, che incoraggiano l'arrivo di migranti economici e clandestini. Laterza, invece, ha sottolineato come la mancanza di canali migratori legali e strutturati sia la causa dell'immigrazione clandestina, e ha richiamato l'attenzione sulle cause globali come guerre, povertà e cambiamenti climatici che generano i flussi migratori.

La discussione si è conclusa senza un chiaro accordo tra le parti, lasciando aperta la questione di come Trieste e l’Italia affronteranno il problema dei migranti in Piazza Libertà e delle future politiche di accoglienza.

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