Giulia Massolino critica la riorganizzazione dei servizi e la mancanza di partecipazione
"A un anno dalla chiusura dei
consultori di San Giacomo e San Giovanni a Trieste ci troviamo
purtroppo a dover confermare che le peggiori previsioni si sono
avverate. Inutile che alla stampa il direttore di Asugi citi dati
entusiastici per giustificare quella che in realtà è una
riduzione del servizio territoriale, come raccontato questa
mattina dal Comitato di partecipazione per i consultori di
Trieste, al quale va il nostro plauso per il lavoro fatto e per
non essersi arreso in questi mesi, oltre al nostro sostegno e
solidarietà".
Lo dice, in una nota, la consigliera regionale del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg Giulia Massolino che ha partecipato questa
mattina alla conferenza stampa indetta dal Comitato di
partecipazione dei consultori familiari insieme a Non una di
meno, dove sono state evidenziate le problematiche emerse dalla
riorganizzazione.
"Da quello che apprendiamo oggi - prosegue Massolino -, le
promesse fatte da Asugi non hanno portato a un miglioramento del
servizio, ma bensì a mancanza di personale, riduzione dei servizi
con dirottamento verso gli ambulatori distrettuali e ovviamente
minore presenza sul territorio. La legge regionale prevede forme
di partecipazione dell'utenza e del personale alla promozione
dell'attività e all'organizzazione dei servizi, mentre le
associazioni non sono mai state coinvolte e a richiesta ufficiale
fatta dal Comitato non è mai seguita una risposta nonostante sia
dovuta per legge".
"Nei giorni scorsi ho richiesto un accesso agli atti per
verificare i dati sui servizi, di cui attendo risposta, e
interrogherò la Giunta per sapere il perché della mancata
risposta alle associazioni, oltre a continuare a indagare sulla
situazione nel resto della regione. Come al solito la
cittadinanza paga sulla propria pelle gli errori della politica:
non possiamo restare inermi di fronte al disegno dello
smantellamento della salute pubblica", conclude la nota.