Flex, Serracchiani: "Il Governo convochi subito un tavolo al Mimit"
La deputata Debora Serracchiani lancia un appello al Governo affinché convochi urgentemente un tavolo di crisi al Mimit per affrontare la delicata situazione dello stabilimento ex Flex di Trieste, ora Adriatronics.
Dopo che il fondo FairCap, proprietario del sito da gennaio, ha imposto la ferie obbligatorie ai 350 dipendenti, cresce la preoccupazione per il futuro occupazionale dei lavoratori e per le prospettive di reindustrializzazione.
Un rischio simile al caso Wartsila
Secondo Serracchiani, la situazione attuale ricorda l'inizio della crisi della Wartsila, ma con una differenza sostanziale:
"Pare di rivivere la situazione drammatica della Wartsila al suo inizio, solo che dalla parte del Governo non si percepisce la determinazione di allora, più incerto è l'interesse di altri soggetti sullo stabilimento e anche l'opinione pubblica appare più rassegnata".
La deputata sottolinea che non si può lasciare il destino dei lavoratori all'arbitrio di un fondo finanziario, ed è per questo che spinge affinché il Governo intervenga con un'azione decisa per individuare possibili acquirenti.
Un'azione necessaria per tutelare i lavoratori
La disponibilità alla vendita espressa da FairCap apre scenari di possibile passaggio di proprietà, ma serve un'azione concreta per garantire la continuità occupazionale e un piano di reindustrializzazione.
"Ancora una volta il pallino è nelle mani del Governo, unico interlocutore istituzionale con la forza di dare un indirizzo al percorso della crisi attraverso l’individuazione di possibili acquirenti".
La richiesta è chiara: il Ministero delle Imprese e del Made in Italy deve agire subito, senza ulteriori ritardi, per affrontare una situazione che rischia di avere conseguenze gravi per i lavoratori e per il tessuto produttivo triestino.