'Ennesimo episodio di violenza al Pronto Soccorso di Monfalcone'

'Ennesimo episodio di violenza al Pronto Soccorso di Monfalcone'

"Grave episodio di violenza in PS a Monfalcone. Al grido di allarme più volte lanciato dagli operatori e dal sindacato uil fpl e Nursind nessuno ha risposto. Non c è sicurezza per gli operatori sanitari, in primis al pronto soccorso, di Monfalcone non si tratta di un servizio secondario ma è la porta di ingresso di migliaia di utenti, i numeri sono in aumento in quest ultimo anno tanto che l isontino  supera gli accessi di Cattinara. E non si dica che i casi più gravi vanno all hub. Vengono accolti nello spoke trattati stabilizzati e poi giustamente inviati agli ospedali dove vi sono specialità adeguate. Accanto a questo non mancano ripetuti episodi di violenza come l ennesimo successo questa notte. Accoltellamenti, interventi importanti delle forze  dell ordine , feriti e aggressività poi espresse contro sanitari, mobili ed immobili pubblici distrutti. Divelto sbarre di sicurezza, porte, spaventati gli utenti presenti, aggressività verso gli operatori. 

Ed inoltre si è registrato un inadeguata risposta al numero dell’emergenza dedicato al PS di Monfalcone, tant’è vero che per fare intervenire la pattuglia della polizia sono state necessarie 2 telefonate da parte degli infermieri del PS, questo è totalmente inaccettabile.

Ricordiamo che a Monfalcone gli infermieri e i medici sono la metà di quelli di Trieste, il turno è composto da un insufficiente numero di infermieri 5 per turno ( anche di 12 ore) rispondono non solo agli interventi di pronto soccorso ma escono in ambulanza e danno assistenza  in medicina d urgenza che giace all interno del PS con un tasso di occupazione del 160%. I posti letto di quest ultima infatti non sono mai stati incrementati anche se in un noto documento regionale DGR 1965 risultano nell isontino come semi  intensiva mancanti ancora ad oggi 7 posti letto, ricordiamo l importanza di tale assistenza , indispensabile per rispondere con tempestività ai cittadini più gravi.                  

Poi ci si chiede come mai ci sia la fuga di sanitari, che mettono a rischio l incolumità propria e quella dei cittadini. Serve ripristinare la presenza attiva sulle 24 ore di un presidio di polizia come ai vecchi tempi, serve incentivare gli operatori e adeguare il numero di medici ed infermieri ( ormai al collasso)adeguare con urgenza i posti letto della medicina d urgenza oggi inadeguato serve dare risposte, urgenti, oggi nn più  procrastinabili,se nn ci saranno in tempi brevi risposte, saremmo costretti a proclamare lo stato d agitazione/sciopero.'

A riferirlo il Segretario Generale UIL FPL FVGS tefano Bressan

E il Segretario Regionale NURSIND FVG LUca Petruz