"Salvini ha gettato la maschera, usando simboli e citazioni religiose in maniera blafema, attaccando in campo aperto l'Europa, rivendicando un'azione di Governo personalistica e autoritaria. Troppe ombre su questo capo di partito che non ha mai sentito di essere servitore delle istituzioni. Conte ha svolto la sua arringa difensiva non senza abilità e intelligenza, appellandosi ai massimi principi e parlando di Salvini come fosse un corpo esterno al Governo da lui presieduto". Lo ha affermato la senatrice Tatjana Rojc (Pd), commentando gli interventi al Senato del premier Giuseppe Conte e del ministro dell'Interno Matteo Salvini.
Per la senatrice dem "la buona notizia è che questo governo è finito e ora ci possiamo affidare alla guida sapiente del Capo dello Stato. Ma non ci sfuggono i pericoli ancora presenti e imminenti, da un compattamento delle destre più estreme al rischio di una crisi economica pesantissima".
"Sentire dai banchi del M5S un richiamo netto alla Costituzione - ha aggiunto Rojc - e alle prerogative del Parlamento è confortante, ma non dimentichiamo che da quel partito si è parlato di superamento della democrazia rappresentativa".