“Diabete a ruota libera”, culmina domenica in piazza Unità il giro ciclistico volto a promuovere gli stili di vita sani

“Diabete a ruota libera”, culmina domenica in piazza Unità il giro ciclistico volto a promuovere gli stili di vita sani

Questa mattina (giovedì 9 maggio) nella Sala del Civico Museo di Arte Orientale è stato presentato in conferenza stampa "Diabete a ruota libera": il giro del Friuli Venezia Giulia in bicicletta, non competitivo e finalizzato a promuovere la salute, che culminerà domenica 12 maggio in piazza Unità d'Italia a Trieste con l'arrivo di 140 ciclisti. Qui sarà presente un'ampia delegazione di Istituzioni e associazioni. Sarà inoltre offerta al pubblico la possibilità di misurare glicemia e pressione arteriosa.


Accanto a una rappresentanza del Comune di Trieste sono intervenuti Riccardo Candido (professore associato di Endocrinologia all'Università di Trieste, presidente nazionale dell'Associazione Medici Diabetologi, responsabile della S.S. Diabetologia all'interno dell'Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina); Faleschini (responsabile servizio di Endocrinologia e Diabetologia all'Ospedale materno infantile Burlo Garofolo); Simone Zuccolo (Nuova Assodiabetici Trieste Odv) e Martina Earle (Associazione Insù Giovani Diabetici Trieste Odv). Il Comune di Trieste co-organizza infatti l'iniziativa, che è del Crad (Coordinamento regionale associazioni diabetici) Fvg Odv, di cui a livello locale fanno parte Nuova Assodiabetici Trieste Odv e Associazione Insù Giovani Diabetici Trieste Odv.

Giunto alla terza edizione, l'evento è non competitivo, inclusivo e informativo con l'obiettivo di promuovere l'attività fisica testimoniando come la tecnologia permetta di raggiungere traguardi personali e sportivi un tempo impensabili alle persone con diabete. Chi vorrà potrà inoltre camminare, utilizzare biciclette elettriche (e-bike) o percorrere solo parte del tragitto.


La pedalata amatoriale partirà venerdì 10 maggio da Sappada e, attraverso nove tappe, arriverà a Trieste domenica 12 maggio: per le ore 16.45 è previsto l'approdo degli atleti in Piazza Unità, dove ad attenderli ci sarà una delegazione del Comune di Trieste assieme a medici, soci, volontari, la Lamborghini della Polizia di Stato, la Protezione Civile Fvg, la Banda Berimbau, il Comitato Croce Rossa Trieste, l’Associazione Nazionale Carabinieri Isp Fvg-nucleo regionale volontari Odv. Ci sarà inoltre la possibilità di misurare glicemia e pressione arteriosa per chiunque lo desideri.


Oltre che della rete diabetologica regionale, il progetto vede la collaborazione attiva di medici, dietiste, infermiere dei singoli centri diabetologici: in tutte le cittadine attraversate daranno il loro contributo divulgativo su questa malattia, sulle sue complicanze, sulle diverse modalità di prevenzione e diagnosi precoce. Il diabete di tipo 1 infatti colpisce soprattutto giovani e bambini, per i quali non c’è prevenzione. Gli stili di vita sani tuttavia permettono di prevenire non solo il diabete di tipo 2 ma anche molte patologie metaboliche, cardiovascolari nonché l’obesità, sempre più diffusa tra i più giovani. 


Il professor Riccardo Candido ha sottolineato che solo a Trieste ci sono circa 20 mila persone affette da diabete e ha spiegato: "Secondo gli ultimi dati dell'International Diabetes Federation (IDF), più di mezzo miliardo di persone convive con il diabete nel mondo. In Italia si stima che quasi cinque milioni di individui sono affetti da questa patologia: un milione non sa di averlo, circa quattro milioni sono ad alto rischio di svilupparlo e 496 persone ne muoiono ogni anno. In Friuli Venezia Giulia sono circa 100 mila i malati di diabete e circa 30mila non sanno di esserne affetti in quanto spesso è asintomatico. È quindi urgente investire in programmi di prevenzione e cura, nei quali sia al primo posto la promozione di sani stili di vita, di cui l’attività sportiva è parte integrante. Lo sport è un ‘farmaco’ che non ha controindicazioni e fa bene a tutte le età. Promuoverlo come sano stile di vita significa intervenire efficacemente sulla salute. In Italia oltre il 30% delle persone con diabete ha uno stile di vita sedentario e il Friuli Venezia Giulia non fa eccezione. Occorre promuovere l'importanza della prevenzione attraverso l’attività fisica e la diagnosi precoce del diabete per una migliore qualità di vita, una riduzione delle complicanze e una riduzione dei costi. È essenziale diffondere la cultura dell’attività fisica sin dall’esordio della malattia ma anche prima ancora, in chiave preventiva, perché essa è la terapia più accessibile, economica e salutare. Ed è altrettanto importante che questi messaggi abbiano una eco in grado di raggiungere le periferie dei grandi centri urbani e le altre aree della nostra regione in cui si registrano i più alti tassi di prevalenza della malattia e delle sue complicanze".


La dottoressa Elena Faleschini ha parlato del diabete che colpisce ragazzi e bambini anche in fascia d'età pediatrica: se il diabete di tipo 1, autoimmune, non è attualmente prevenibile, gli stili di vita sani e lo sport possono comunque aiutare chi ne soffre, promuovendo la socializzazione e scoraggiando le complicanze della malattia, che si affronta con una terapia insulinica facilitata da monitoraggi glicemici costanti, consentiti dalle nuove tecnologie.


Gli esponenti delle associazioni Simone Zuccolo e Martina Earle hanno ringraziato tutte le Questure e le Prefetture che si sono impegnate nel rendere possibile la riuscita dell'iniziativa. Hanno poi annunciato che la pedalata quest'anno ha raccolto 140 iscritti – più delle precedenti edizioni, segno del fatto che il movimento di sensibilizzazione è in crescita – e hanno concluso specificando che gli atleti parteciperanno all'evento a titolo gratuito, usufruendo di alloggi e corriere per gli spostamenti più grandi a un prezzo competitivo.